Inquinamento dei fiumi, depuratore ‘sotto accusa’: il M5S interroga il ministro Costa

I parlamentari Federico e Testamento chiedono di sapere quale iniziative si intendono mettere in campo per scongiurare “un disastro ambientale dovuto ai rifiuti pericolosi stipati da anni nell’impianto consortile di Carpinone”


ISERNIA. Allarme inquinamento dei fiumi Sordo e Carpino: il ‘caso’ finisce sul tavolo del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. I parlamentari del M5S Antonio Federico e Rosalba Testamento hanno infatti presentato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere di sapere “quali urgenti iniziative si intendono adottare per scongiurare un disastro ambientale dei fiumi Sordo e Carpino dovuti ai rifiuti pericolosi stipati da anni nel depuratore consortile di Carpinone e per la cui bonifica occorrerebbero circa 700mila euro”.

Nel mirino è finito l’impianto realizzato anni fa nella zona Pip di Pettoranello del Molise, costato 7,5 miliardi di lire e oggi non più in funzione.  “A seguito dell’entrata in funzione del depuratore nella zona sono iniziate subito le problematiche ambientali – viene evidenziato nell’interrogazione – con lacrimazioni ed esalazioni fetide; in una relazione tecnica (prot. 6060 del 29 ottobre 2003) emessa dall’assessorato all’ambiente della Regione Molise, è emerso che nel sito in questione sono stati acquisiti e sottoposti a trattamento rifiuti non corrispondenti alla definizione di codice CER 070701 autorizzato, dando luogo a disfunzioni del processo di depurazione, con l’immissione anche di rifiuti pericolosi provenienti da siti industriali di fuori regione. Queste gravissime disfunzioni e i sospetti di traffico illecito di rifiuti pericolosi hanno portato la Regione Molise a revocare le autorizzazioni alla Carpino Ecologica”.

Attualmente il depuratore non è più in funzione, “ha delle crepe nelle vasche di cemento causate probabilmente da lavori non effettuati a regola d’arte e inoltre, per quanto risulta – si legge ancora nell’istanza – non è mai stata effettuata la bonifica dei rifiuti pericolosi tuttora giacenti nelle vasche del depuratore, rischiando di compromettere anche il fiume Carpino che scorre nelle vicinanze e tutto il territorio dei comuni appartenenti al Pisu di Isernia”. Da qui la richiesta al ministro di occuparsi della questione per scongiurare possibili problemi di inquinamento nella zona.

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