Aveva solo 21 anni Salvatore Caliano, caduto dal quarto piano di un palazzo a Napoli
NAPOLI. “Sà a babbo, dimmi che non è vero. Amore mio. Ditemi che un sogno. Sono distrutto. Ho perso il pezzo più importante della mia vita. Mi manchi a babbo. Dove sei? Ti sto aspettando, dobbiamo andare a giocare la finale di calcetto. Ti avevo promesso che ti facevo vincere. Mi hai pregato per farmi venire a giocare. E tu dove sei, ti sto aspettando vita mia”.
Queste le parole scritte su Facebook da Gigi Caliano, conosciuto a Campobasso come ‘Bum Bum Caliano’ che con i suoi gol fece sognare la piazza rossoblù alla fine degli anni ’90. Il figlio Salvatore ha perso la vita tragicamente nella giornata di martedì 10 luglio, in un tragico incidente. Nell’ora di spacco il 21enne era stato chiamato a fare un ‘lavoretto’ per 35 euro. Salvatore è morto cadendo dal quarto piano di un edificio in via Duomo a Napoli mentre cercava di togliere i residui di polvere da un lucernario, come gli aveva chiesto una signora che abita nel palazzo. Fatale lo schianto al suolo. Una morte assurda, per pochi spiccioli.
Il ragazzo sognava di fare il calciatore, come suo padre. Come si legge sul sito web de ‘Il Mattino’, giocava come attaccante esterno e alternava gli allenamenti con un lavoro in un bar in zona Forcella. Numerosi i messaggi di cordoglio dei tifosi del Lupo sotto il post del papà del ragazzo tragicamente scomparso.
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