Diga del Liscione, verifiche concluse: nessuna criticità ma i disagi restano

Il governatore Toma annuncia l’assenza di problematiche sull’invaso a seguito dei sopralluoghi da parte di personale specializzato. Tuttavia, la popolazione del cratere resta in condizioni difficili: in centinaia dormono in tenda o in auto ormai da sei notti


CAMPOBASSO. Nessuna criticità sarebbe stata rilevata nel contesto delle verifiche effettuate dai tecnici di Molise Acque e da personale specializzato proveniente da Napoli sulla diga del Liscione a seguito delle scosse di terremoto verificatesi nei giorni scorsi.

Ad annunciarlo il presidente della Regione Donato Toma, il quale anticipa che nelle prossime ore sarà comunque installata nell’area dell’invaso la strumentazione prevista dal Dipartimento di Protezione civile nazionale per entrare a far parte della cosiddetta Ran, la Rete accelerometrica nazionale di monitoraggio, che rileva eventuali fenomeni sismici in prossimità dell’epicentro e fornisce, dunque, informazioni utili ad ogni eventuale studio sulla dinamica degli eventi.

“I tecnici di Molise Acque – afferma il governatore con una nota – mi hanno comunicato che tutte le verifiche operate hanno avuto esito negativo, nel senso che non è stata riscontrata alcuna criticità. Assolutamente giusto e naturale – prosegue, in considerazione della rilevanza dell’opera – che la diga sia stata una delle opere più attenzionate. È stata oggetto, a seguito degli eventi sismici principali, di tutte le procedure di controllo che prevedono i disciplinari, in particolare in caso di episodi tellurici di intensità superiore a 4.0 in prossimità di invasi. Ai controlli hanno partecipato il personale di Molise Acque, il responsabile e il sostituto responsabile dighe e ieri ci sono stati ulteriori controlli specifici fatti dall’Ufficio Dighe di Napoli attraverso proprio personale specializzato. Secondo quanto comunicatomi dagli addetti ai lavori – precisa Toma – sono state poste in essere tutte le verifiche e le ispezioni del caso: nei cunicoli, alle paratoie, all’ascensore di accesso, al coronamento, al livello delle acque, a tutti gli elementi che avrebbero potuto avere maggiori criticità. Si è proceduto anche con verifiche strumentali e rilievi di accelerazioni. Inoltre, sono state attivate le prove di tenuta di paratoie, verifiche dell’adduttore e di ogni altro elemento idraulico, con particolare riferimento anche all’impianto di potabilizzazione”.

Parole rassicuranti, mentre d’altro canto continuano le attività di monitoraggio nei centri del cratere e permangono i forti disagi a carico della popolazione costretta ormai da sei giorni a vivere nelle tende oppure in auto. Cittadini ai quali è stato garantito anche supporto psicologico, ma che auspicano di poter tornare nelle proprie case, oppure in ambienti sicuri e certamente più confortevoli. L’auspicio è che si superi in breve lo stato d’emergenza, con la messa in atto di interventi risolutivi.

 

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