HomeNotizieCRONACAIsernia e il gioco: i numeri di un fenomeno in crescita

Isernia e il gioco: i numeri di un fenomeno in crescita

 La recente pubblicazione sul BURM di un avviso pubblico per la messa a disposizione di 470 mila euro a favore del Terzo Settore ci porta a parlare di nuovo di gioco d’azzardo nella nostra regione e dell’efficacia delle misure fino ad ora adottate.

Il Bando invita organizzazioni di volontariato e associazioni a presentare progetti di promozione sociale in varie aree tra cui la prevenzione ed il contrasto alle dipendenze comprese le ludopatie ed il gioco patologico.
L’iniziativa va ad affiancare le numerose iniziative di contrasto alla dipendenza presenti nella Legge Regionale approvata alla fine del 2016 e che fino ad ora, secondo le voci più critiche, non ha ancora sortito gli effetti sperati.

Il tema del gioco d’azzardo è senza dubbio complesso. Il mercato è in costante crescita ed i dati confermano che gli italiani amano giocare nei migliori casinò a distanza, così come anche recarsi nel bar sotto casa per giocare a slot, oppure piazzare una scommessa sportiva in un’agenzia autorizzata.
Accanto a coloro che sono in grado di godere di questa forma di intrattenimento in modo sporadico e responsabile, vi sono però soggetti che sviluppano un atteggiamento compulsivo verso il gioco, che poi sfocia in una vera e propria dipendenza.
Il Molise da questo punto di vista purtroppo detiene un triste primato: è al quarto posto nella classifica nazionale per numero di utenti all’interno dei SerD e, all’interno di questi, detiene la più alta percentuale di soggetti affetti da ludopatia (13%).

A fronte di queste informazioni è quindi interessante andare ad esplorare i contorni del mercato del gioco, in particolare in termini di raccolta sul territorio molisano e di Isernia nello specifico, per capire quanto spendono i cittadini, quanto vincono e se si possono individuare relazioni tra il gioco e altri dati, come ad esempio quelli relativi al livello di disoccupazione.
Secondo uno studio condotto da Info Data sui giochi tradizionali, la raccolta media pro capite su base nazionale è di 610,30€. Tra i 52 comuni della provincia di Isernia, sono 8 quelli che si collocano al di sopra di questa media: Isernia (1.026,60€), Cantalupo (875,56€), San Pietro Avellana (821,85€), Pozzilli (747,19€), Montaquila (746,36€), Venafro (742,15€), Colli a Volturno (657,38€) e Pescolanciano (654,70€). I dati si riferiscono al denaro investito in scommesse, senza considerare le eventuali vincite ottenute.

Se invece si prendono in considerazione anche le somme restituite ai giocatori, rispetto ad una media nazionale di 486,61€ pro capite, emerge che nei comuni in cui si gioca di più si vince anche di più: Isernia (787,19€), Cantalupo (613,56€), San Pietro Avellana (568,90€), Pozzilli (576,68€), Montaquila (525,17€), Venafro (571,06€), Colli a Volturno (453,78€) e Pescolanciano (458,86€).

Esistono ipotesi che affermano come il gioco possa essere visto o utilizzato come fonte di reddito alternativa nel caso i cittadini non abbiano un reddito fisso o un’occupazione. Per quanto riguarda la provincia di Isernia tuttavia, questa ipotesi non trova una chiara conferma. A fronte di una percentuale di disoccupazione del 15,56%, che è superiore alla media nazionale, la provincia presenta complessivamente un livello di raccolta basso.

 

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale https://www.facebook.com/groups/522762711406350/

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img