Nozze su Facebook al prezzo di 10mila euro: giovane isernino truffato, tre arresti per estorsione

Il ragazzo adescato sui social network attraverso tre falsi profili di donne prorompenti con le quali ha stretto una presunta relazione sentimentale sfociata in un finto matrimonio. Minacciato dal padre della donna per contribuire alle spese della cerimonia, era stato costretto a ricaricare la postepay degli indagati


ISERNIA. Diecimila euro per un matrimonio organizzato su Facebook con una sposa mai vista, perché in realtà non esisteva. Sono quelli versati da un giovane isernino alla banda di malfattori sgominata dalla Polizia Postale di Isernia, in collaborazione con i colleghi di Caserta. Ai domiciliari è finita una coppia campana, insieme a una complice, anche lei residente a Maddaloni. I tre dovranno difendersi dall’accusa di truffa ed estorsione a mezzo internet.

conferenza stampa poliziaLe indagini delle Polpost sono state coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Iannitti. Grazie agli elementi acquisiti si è scoperto che i tre in meno di un mese hanno estorto 10mila euro al ragazzo, inducendolo a ricaricare le proprie carte Postepay. Ricostruito il modus operandi dei malviventi. Secondo quanto accertato, i tre hanno creato un falso profilo Facebook di una ragazza bellissima, con il quale hanno agganciato la vittima – con ogni probabilità neanche l’unica –. Poi hanno finto di far nascere una storia d’amore. In tal modo hanno convinto il ragazzo a inviare denaro per i regali.

La relazione sentimentale virtuale con il tempo è andata avanti e i malviventi, sempre per estorcere altri soldi, hanno persino pianificato un matrimonio.
E così a un certo punto nella conversazione telematica tra i due è intervenuto anche il presunto padre della ragazza che, con minace anche gravi, ha imposto alla vittima di effettuare i versamenti per contribuire alle spese della cerimonia. Un meccanismo subdolo e perverso quello scoperto dalla Polizia Postale di Isernia, grazie alla segnalazione del personale dell’ufficio postale dove il ragazzo si recava per effettuare i versamenti.