HomeNotizieCRONACAMolestie su una minore alla stazione, nigeriano assolto. Ombre sugli accusatori egiziani

Molestie su una minore alla stazione, nigeriano assolto. Ombre sugli accusatori egiziani

L’esito del procedimento giudiziario conclusosi stamane a Isernia. La vicenda riguardava l’aggressione a una 17enne, difesa nell’occasione da alcuni amici. La minore e i tre nordafricani tutti con precedenti per droga


ISERNIA. Assolto con formula piena da tutti i capi di imputazione il nigeriano arrestato lo scorso agosto per tentata molestia su una minore e sottrazione alla stessa del cellulare.

Questo l’esito del processo con rito abbreviato, celebrato al Tribunale di Isernia e conclusosi stamane.

La vicenda – si ricorda – vedeva coinvolta una ragazza di 17 anni la quale, mentre si intratteneva alla stazione con tre amici egiziani, sarebbe stata avvicinata dall’extracomunitario imputato. Egli avrebbe tentato di sottrarle il telefono, recuperato solo grazie all’intervento dei suoi compagni nordafricani. Non pago, il giovane avrebbe provato a metterle le mani addosso, palpeggiandola. E da qui sarebbe scattata la rissa, con tanto di urla e lanci di bottiglie. Sedata solo con il tempestivo intervento della polizia, che, raccolte le testimonianze, ha proceduto con l’arresto del nigeriano.

Ma il procedimento giudiziario avrebbe rivelato un’altra realtà.
Già durante l’udienza di convalida la difesa – affidata d’ufficio all’avvocato Elisa Angelone – avrebbe dimostrato l’inesistenza dei presupposti per l’arresto in flagranza, come disposto invece dal pm, e avrebbe evidenziato l’assenza di precedenti a carico dell’imputato. Questi, a differenza dei suoi accusatori, già noti alle forze dell’ordine per reati connessi agli stupefacenti, non avrebbe avuto problemi con la giustizia, risultando peraltro credibile dai giudici.

Per tali ragioni l’avvocato Angelone, dovendo decidere se accedere al rito alternativo o ordinario, aveva chiesto il termine a difesa, con udienza fissata per oggi 26 settembre. Scelto e ottenuto nella circostanza odierna il rito abbreviato, si è andati direttamente a sentenza. Alla luce delle ricostruzioni effettuate con le testimonianze degli agenti intervenuti e degli egiziani coinvolti, il collegio giudicante ha ritenuto non esistessero i presupposti per una condanna, neanche per il capo d’imputazione relativo al tentativo di sottrazione di cellulare.

 

 

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