In più di un’occasione il 62enne di Campobasso è stato minacciato per cedere denaro ai malviventi scoperti dai carabinieri, grazie a una delicata e minuziosa indagine fatta di pedinamenti e intercettazioni
CAMPOBASSO. Estorsione aggravata in concorso: pesanti le accuse per i tre malviventi incastrati dai carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Campobasso. L’indagine è partita grazie al coraggio della vittima, un 62enne residente in città che, stanco di una situazione esasperante, ha trovato il coraggio di chiedere aiuto, raccontando ciò che stava subendo e convincendosi a sporgere formale denuncia contro i suoi aguzzini.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il primo episodio di estorsione risale ad agosto della scorsa estate. I tre malviventi hanno avvicinato la vittima chiedendogli 800 euro e minacciandola di ripercussioni se non avesse ottemperato a consegnare quanto richiesto. La vittima, spaventata, temendo per la propria incolumità avrebbe pagato nella speranza di essere lasciato in pace. Speranza svanita, come sempre accade in questi casi. Infatti, da quel giorno, l’uomo è stato bersagliato con ulteriori richieste di danaro fatte dai tre estorsori sia mediante telefonate sia di persona durante i vari incontri a cui lo costringevano a presentarsi da solo.
Gli indagati, per incutere alla vittima maggior timore e convincerla ad adempiere a tutte le richieste di soldi, facevano anche leva sul proprio ‘curriculum delinquenziale’, in quanto già conosciuti nel capoluogo per aver commesso altri reati. Due di loro sono stati già condannati in passato per lo steso reato. I carabinieri hanno quindi avviato una minuziosa attività d’indagine, reperendo dapprima ogni elemento utile all’identificazione degli autori delle estorsioni, studiando il loro modus operandi e poi monitorandoli, pedinandoli ed osservandoli, riprendendoli anche con sistemi audio-video durante gli incontri e, alla fine, riuscendo ad incastrarli cogliendo sul fatto due di loro all’atto della consegna dell’ennesima somma di danaro da parte della vittima.
Proprio in quel momento i militari sono intervenuti bloccando uno dei malviventi con il denaro marchiato ancora in tasca e l’altro mentre aspettava il complice in auto. Accompagnati in caserma sono stati sottoposti ai necessari adempimenti e, sulla base di tutte le prove raccolte nel tempo, sono denunciati.
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