HomeNotizieCRONACAIsernia, chiuso tre giorni il Bar Oasi: protestano i titolari

Isernia, chiuso tre giorni il Bar Oasi: protestano i titolari

“Mi è stato tolto il diritto di lavorare onestamente”: questo il cartello affisso fuori dell’esercizio di via Molise. Il provvedimento, di natura amministrativa e non rivolto affatto contro l’esercente, deriva dal fatto che la polizia ha riscontrato l’abituale presenza di pregiudicati nel locale


ISERNIA. Ha affisso un cartello, fin troppo eloquente, per esprimere il proprio rammarico dopo il provvedimento che lo ha visto sfortunato protagonista: “Mi è stato tolto il diritto di lavorare onestamente”.

Il questore di Isernia – avvalendosi dell’attività svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale – ha sospeso la licenza del Bar Oasi di Isernia per tre giorni: come è possibile leggere sul provvedimento amministrativo, affisso a sua volta sulla vetrina dell’esercizio chiuso, in quanto ritenuto “abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”, in forza dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Regio decreto n. 773 del 1931).

Gli agenti di via Palatucci, in sostanza, dopo una serie di controlli effettuati negli ultimi mesi all’interno della storica attività di via Molise da personale della Squadra Volante, congiuntamente a personale della Mobile e dei reparti prevenzione crimine Basilicata e Abruzzo, hanno identificato alcuni avventori colpiti da avvisi orali per vari reati – contro il patrimonio e la persona, nonché per possesso di stupefacenti – ma a farne le spese è stata l’attività, che resterà con la saracinesca abbassata fino a venerdì prossimo, 26 ottobre. Salvo ricorsi, che si starebbero valutando con l’ausilio del legale di fiducia.

Va precisato che il provvedimento adottato non è minimamente rivolto contro l’esercente, che non ha effettuato alcuna condotta illecita, ma paradossalmente a tutela del titolare stesso e dell’ordine pubblico. In sostanza, si punta a inibire la frequentazione del pubblico esercizio da parte di soggetti ‘particolari’, privandoli, in tal modo, di un abituale punto di aggregazione e facendo loro intendere che il luogo in questione è tenuto sotto controllo delle forze dell’ordine.

bar oasi 3Stupore e incredulità, stamattina presto, da parte dai numerosi clienti abituali del bar e di semplici passanti, quando hanno notato la presenza del nastro segnaletico a strisce rosse e bianche, atto a impedire l’accesso al suolo privato antistante l’ingresso dell’attività. Nastro, si badi, apposto dagli stessi titolari i quali, visibilmente provati per l’accaduto, fuori del bar hanno fornito spiegazioni ai tanti che si sono avvicinati, anche solo per esprimere la propria solidarietà. Molti dei commercianti della zona, al riguardo, hanno fatto partire un tam tam su Facebook per manifestare la propria vicinanza ai proprietari, persone che lavorano onestamente da oltre trent’anni.

 

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