HomeNotizieCRONACAMurale distrutto, lo sfogo di Moscato: “Isernia incapace di preservare il bello”

Murale distrutto, lo sfogo di Moscato: “Isernia incapace di preservare il bello”

Il consigliere comunale, che ha curato il progetto per la realizzazione dell’opera dedicata alle vittime del femminicidio, interviene sull’episodio: “In altre realtà l’arte di strada viene difesa e preservata”


ISERNIA: “Una città incapace di preservare il bello”. Amaro lo sfogo del consigliere comunale di Isernia Nicola Moscato, in merito alla distruzione del murale letteralmente ‘sfondato’ da un automobilista che poi è poi è fuggito.

murale buco 2L’esponente di maggioranza a Palazzo San Francesco ha curato personalmente il progetto per la realizzazione dell’opera di Alaniz su una delle facciate dell’auditorium, dedicata alla vittime del femminicidio.

“In un primo momento – scrive affidando le sue parole ad un post su Facebook -, avevo deciso di non commentare nulla. Ma sento troppo mio quel progetto promosso un anno fa per rimanere in silenzio. Dentro di me albergano tanti sentimenti contrastanti: incredulità, rabbia, sconcerto, indignazione.Poi sono arrivato ad un’amara consapevolezza. Isernia è totalmente incapace di preservare le sue peculiarità, di tutelare le novità, di mostrare rispetto per il bene comune”.

Il consigliere ricorda poi come in altre realtà, neppure tanto distanti, “l’arte di strada viene difesa, viene preservata, diventa occasione per attrarre turisti, per riqualificare edifici degradati o costruiti con lo sputo. Non occorre andare distante – evidenzia -. Basta recarsi a Campobasso, a Cassino, a Civitacampomarano per avere contezza di ciò che ho scritto poc’anzi.

A Isernia no. Isernia è la città in cui, per combattere la frustrazione, si scarabocchia la Fontana Fraterna, si prendono a sassate le tartarughe nel laghetto della villa Comunale, dove si arriva a tutta velocità ad un incrocio (con in corpo probabilmente una dose massiccia di alcool) andando a distruggere definitivamente un’opera dedicata ad una ragazza vittima della crudeltà umana, con la cui famiglia mi scuso a nome di chi si è macchiato di un gesto simile. Ad Isernia, vige la tendenza a distruggere il bello. Verrebbe davvero voglia di gettare la spugna e lasciare tutto così com’è. Ci ho pensato questa mattina al mio risveglio, non lo nego. Ma faremmo tutti il gioco di quel vigliacco che questa notte è preferito scappare piuttosto che denunciare l’episodio. Quindi, andiamo avanti. Tutti insieme. In una sola direzione”.

Infine l’appello all’Esecutivo di Palazzo San Francesco. “Invito la Giunta e soprattutto l’assessore competente a portare avanti il progetto sull’arte urbana già previsto dalla programmazione – conclude Moscato -. Perché l’ignoranza dilagante e l’inciviltà si combattono solo provando ad insegnare a tutti la dirompente bellezza della cultura”.

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