Si tratta di tre soggetti, indiziati di circonvenzione di incapace, che non potranno più avvicinarsi alla vittima. Il caso segnalato ai militari dal direttore dell’ufficio postale, che si è accorto dei frequenti prelievi di denaro fatti dal pensionato
CAMPOBASSO. Avevano fatto credere a un anziano di essere stato colpito da una ‘fattura’, di avere il ‘malocchio’. E gli avevano chiesto 6mila euro per ‘liberarlo’ dal male. Attraverso riti magici e rituali salvifici. Che eseguivano dopo la corresponsione di somme di denaro, di volta in volta differenti.
Sono indiziate di circonvenzione di incapace le tre persone che questa mattina si sono viste notificare il divieto di avvicinamento alla vittima, da parte dei carabinieri di Cercemaggiore e della compagna di Bojano. Militari che hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Campobasso, su richiesta della Procura.
I tre avevano avuto facile gioco a raggirare l’anziano, particolarmente vulnerabile per lo stato di emarginazione sociale che vive e della carenza di riferimenti affettivi. Approfittando dello stato di minorata capacità della vittima avevano iniziato a frequentare casa sua. E a ripetergli continuamente che era stato colpito dal ‘malocchio’ e che serviva la magia per salvarlo.
A salvarlo è stato invece il direttore dell’ufficio postale, che si è insospettito delle motivazioni fornite dal pensionato, per i frequenti e anomali prelievi di denaro. E che ha chiamato i carabinieri. Da qui le indagini e i provvedimenti, eseguiti oggi.
Fondamentale, ha chiarito il procuratore di Campobasso Nicola D’Angelo, si è rivelata la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Il complesso dell’attività investigativa svolta, ha aggiunto, si inserisce nel contesto delle linee di intervento disposte dalla Procura, per il contrasto della criminalità e dei reati in materia di stupefacente. Fenomeni che più di altri incidono sul livello di sicurezza dei cittadini.
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