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Trasporti, esposti in Procura e Corte dei Conti: “Spesa pubblica utilizzata in maniera allegra”

Lo hanno dichiarato i sindacati di categoria, in una conferenza stampa presso lo studio legale ‘Iacovino’. Accertamenti in corso sulla pericolosità di molte fermate dei pullman extraurbani, che sarebbero pericolose e in violazione al Codice della Strada


CAMPOBASSO. I costi per il trasporto pubblico locale del Molise sono tra i più alti d’Italia, ma alla spesa sostenuta non corrisponde a un servizio di qualità. Questa la denuncia fatta dai sindacati di categoria, che hanno presentato due esposti, alla Procura della Repubblica di Campobasso e alla Corte dei Conti, per chiedere chiarezza. E per sollecitare accertamenti “sul controllo della spesa pubblica, utilizzata in maniera allegra”.

Accertamenti come quelli che riguardano la possibile pericolosità di molte fermate dei pullman extraurbani, che sarebbero in violazione al Codice della strada, com’è stato detto nella conferenza stampa che si è svolta presso lo studio Iacovino di Campobasso, che ha curato la consulenza legale. Questioni esposte da Pasquale Giglio (Faisa Cisal), Carmine Mastropaolo (Uil trasporti) e Nicolino Libertone (Ugl autoferrotranvieri), insieme agli avvocati Paolo Fasciano e Antonio Rubino.

“I molisani pagano per il traporto pubblico locale 187 euro a testa – ha rimarcato Pasquale Giglio – ma il servizio offerto all’utenza non è certo efficiente. Abbiamo deciso di presentare questi esposti e di chiedere l’intervento delle autorità preposte perché abbiamo riscontrato che, a partire dal 2011, ci sono stati tanti episodi che presi singolarmente possono essere considerati conseguenza di un errore, di una svista o di un’incapacità, ma che messi insieme fanno riflettere”.

“C’è stato ad esempio un finanziamento di 900mila euro – ha aggiunto il segretario della Faisa Cisal – che doveva servire per l’assunzione di 21 autisti e che invece è diventato utile di esercizio. Così come in Molise non è stato applicato il contratto di secondo livello, tanto che i nostri autisti sono quelli pagati peggio in Italia. Ma se questo è avvenuto è stato anche per la mancanza di controllo da parte della Regione”.

I costi del servizio, ha detto Carmine Mastropaolo, dovrebbero essere coperti per il 30% dai biglietti (ma in Molise non si supera il 10% nonostante la scarsa evasione) e per il 70% dallo Stato. “Questo settore – ha affermato il sindacalista della Uil trasporti – è stato per anni la gallina dalle uova d’oro a cui attingere e oggi sono gli stessi imprenditori a frenare, su quella che sarebbe una modernizzazione indispensabile”.

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