HomeNotizieCRONACA"Mamma…maestra…botte": il grido di aiuto dei bimbi maltrattati all’asilo

“Mamma…maestra…botte”: il grido di aiuto dei bimbi maltrattati all’asilo

Tutti i particolari dell’inchiesta lampo ‘Lasciateli Giocare’ che ha consentito alla Squadra Mobile di Isernia di ottenere la sospensione di due insegnanti. Il procuratore capo Fucci: “Necessaria la riqualificazione del personale l’attuazione di piani di decompressione”. GUARDA IL VIDEO


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA/VENAFRO. A tre anni è difficile raccontare la violenza. Ma quel “mamma…maestra…botte”, insieme al pianto e al nervosismo dei loro piccoli ha allarmato i genitori che, senza pensarci due volte, sono andati in questura per chiedere aiuto.

Un atto di coraggio, che ha consentito – con un’indagine lampo – di mettere fine ai maltrattamenti nell’asilo di Venafro finito al centro dell’inchiesta ‘Lasciateli giocare’ della Squadra Mobile di Isernia, culminata con la sospensione delle due maestre ritenute responsabili di atti violenti nei confronti dei bambini.

E’ questo uno dei particolari emersi nel corso della conferenza stampa, indetta per spiegare i dettagli dell’operazione. Un’indagine rapida, che nel giro di 20 giorni ha consentito di accertare oltre 150 episodi di violenza fisica e psicologica subita dai bambini. 

“Le indagini – hanno spiegato il questore Roberto Pellicone, il pm Maria Carmela Andricciola e il dirigente della Squadra Mobile Luigi Vissicchio -, frutto di un’azione rapida e congiunta tra Procura e Squadra Mobile, sono state avviate a seguito delle denunce si alcuni genitori e ci hanno consentito di installare all’interno dell’asilo alcune telecamere con cui sono stati documentati gli episodi di violenza. E’ stato necessario agire in fretta per capire cosa accadeva all’intero di quell’aula”.

Trattandosi di bambini molto piccoli, non si poteva procedere in altro modo, perché loro non potevano essere ascoltati.

La Procura, alla luce degli elementi raccolti, ha chiesto gli arresti domiciliari delle maestre di 49 e 58 anni. Il Gip Arlen Picano, condividendo il quadro indiziario, ha ritenuto idonea la sospensione dall’esercizio dell’insegnamento per entrambe.

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