Isernia, gas radon in Tribunale: chiuso l’archivio

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Il provvedimento del presidente del Di Giacomo è scattato a seguito delle analisi eseguite dall’Arpa


ISERNIA. Accertata la presenza di gas radon nel piano interrato del Palazzo di Giustizia di Isernia. Per questo, il presidente del Tribunale Vincenzo Di Giacomo ha vietato l’accesso nei locali che ospitano l’archivio, “salvo che nei casi in cui risulti assolutamente indispensabile il prelievo di fascicoli da parte del solo personale a ciò adibito, ma per il tempo strettamente necessario e sempre con le dovute cautele e protezioni del caso, come previsto dalla vigente normativa”.

“A seguito di mia apposita richiesta – si legge nel provvedimento firmato da Di Giacomo -, l’Arpa Molise ha eseguito specifici accertamenti in ordine alla presenza di radiazioni ionizzanti, di gas inquinanti e allergeni quali gas radon ed altro presso questo Palazzo di Giustizia, riscontrando che presso la prima postazione, ovvero l’archivio, la concentrazione annua è superiore ai 500 Bq/m3, previsti dal D.Lgs. 26 maggio 2000, n. 241, quale livello di azione per la protezione dei lavoratori”.

Il personale dell’Arpa incaricato, ovvero il dirigente fisico Claudio Cristofaro e l’assistente tecnico Antonio Leonardi, come concordato col referente del tribunale, il dottor Curreddu, hanno apposto nel piano seminterrato tre dosimetri, riscontrando nella postazione dell’archivio una concentrazione annua di radon oltre il limite consentito.

Il presidente Di Giacomo, alla luce dell’esito delle analisi, ha chiesto quindi ulteriori e immediati accertamenti anche nei piani superiori e ha inoltrato istanza al sindaco Giacomo d’Apollonio, in quanto il Comune è proprietario dell’immobile e al ministero della Giustizia per valutare ogni provvedimento di competenza.
Inoltre nelle prossime ore terrà un vertice con il prefetto, Cinzia Guercio e con i sindacati per analizzare nel complesso la vicenda.

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