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Spacca tutto e picchia i genitori che gli negano i soldi per l’eroina: un altro giovane in carcere

Condotte sempre identiche, violenze inaudite in casa e nei confronti dei familiari costretti a denunciare. L’ennesimo arresto di un figlio tossicodipendente e violento


CAMPOBASSO. Un’altra storia di tossicodipendenza, emarginazione e di violenza. Anche questa volta la droga è alla base dei maltrattamenti commessi ai danni dei genitori, per procurarsi soldi o oggetti preziosi utili a comperare la dose necessaria alla sopravvivenza.

Arrestato dalla Polizia  perché responsabile di reiterati maltrattamenti ai danni dei suoi familiari. Tossicodipendente cronico, facile ad atteggiamenti di violenza ai danni dei genitori, era ricoverato al Cardarelli: lo hanno prelevato lì, ieri sera, gli agenti della Polizia e lo hanno portato nel carcere di via Cavour. Il gip non ha ritenuto di dover disporre il semplice allontanamento dalla casa familiare per “l’assoluta incontrollabilità degli impulsi negativi da parte dell’indagato”. 

Nell’ordinanza con la quale si è disposta la custodia cautelare in carcere, è stata anche specificatamente rimarcata la possibile reiterazione del reato che avrebbe potuto portare a situazioni di pericolo maggiore per i familiari costretti a vivere in un clima continuo di terrore.

Storie identiche, purtroppo, che si ripetono con azioni di sistematica violenza che si abbattono sulle persone più care che vengono maltrattate, insultate, picchiate. E poi quello stesso carico di rabbia colpisce anche gli oggetti, gli arredi delle case che dovrebbero essere il luogo del riparo, dell’accoglienza, del sollievo.

Situazioni limite che accadono in troppe famiglie: anche stavolta i genitori, ormai senza più forze per resistere agli attacchi continui di quel figlio perso, hanno dovuto chiamare le forze dell’ordine. Per salvarsi dalla furia e provare l’ennesimo tentativo di salvarlo.

Richieste continue e pressanti di denaro, alle quali con determinazione seguiva il rifiuto dei genitori che sapevano bene quale sarebbe stata la reazione violenta che avrebbero innescato. Maltrattamenti che sono avvenuti anche davanti alle forze di Polizia, intervenute per sedare le liti sempre più accese che avvenivano fra le mura di casa.

Alla fine l’unica strada è stata denunciare: e così sulla base dell’atto di accusa dei genitori e considerati gli altri elementi acquisiti dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti, il giovane è stato arrestato e portato in cella su disposizione del Gip del Tribunale a seguito della richiesta della Procura della Repubblica.

Un provvedimento a tutela dei familiari, per proteggerli dalla violenza innescata dall’utilizzo di droga e dal conseguente stato di astinenza.

Un dramma non solo familiare, che si ripete ciclicamente, che conferma l’allarme lanciato dalla Procura della Repubblica di Campobasso e affrontato quotidianamente da famiglie alla quali la droga sta uccidendo figli, tranquillità e futuro.

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