Isernia, violenza sessuale alla stazione: il nigeriano resta in carcere

 Convalidato il fermo del migrante 23enne bloccato dalla Squadra Volante dopo aver aggredito tre giovani ragazze per abusare di loro. GUARDA IL VIDEO


ISERNIA. Ragazze molestate alla stazione di Isernia: resta in carcere il 23enne nigeriano, ospite di un centro di accoglienza della provincia, arrestato dagli agenti della Squadra Volanti con l’accusa di violenza sessuale. Lo ha stabilito questa mattina il gip del tribunale pentro, confermando le esigenze cautelari.

Emergono intanto nuovi particolari sulla vicenda. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, l’intervento della Polizia si è reso necessario a seguito della richiesta di aiuto fatta al 113 da tre ragazze. Tutte ha hanno raccontato agli agenti di essere state molestate dal giovane straniero che, in momenti diversi, si è prima avvicinato per poi aggredirle. In pratica, “il modus operandi – riferiscono dalla Questura – era quello di avvicinarsi e poi tentare di immobilizzare le vittime contro un muro al fine evidente di abusarne sessualmente”.

La prima vittima è riuscita a divincolarsi dalla presa ed ad allontanarsi terrorizzata, la seconda – nonostante avesse subito un violento pugno sul braccio – è riuscita a fuggire. La terza, tra l’altro minorenne, dopo essere stata immobilizzata è stata palpeggiata. Per fortuna è riuscita a reagire, scappando via.

Ricevuta la segnalazione le volanti si sono precipitate alla stazione. E, nel giro di pochissimo tempo, hanno bloccato il nigeriano che stava provando ad allontanarsi. La fuga è durata poco perché è stato accerchiato dalle due volanti e condotto in Questura. Dopo gli accertamenti di rito, le deposizioni e le denunce delle tre giovani vittime l’uomo, d’intesa col Pm di turno della Procura Alessandro Iannitti, è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria, indiziato del delitto di violenza sessuale ed associato alla casa circondariale di Isernia.

Le tre vittime nel frattempo sono state accompagnate al pronto soccorso del ‘Veneziale’ per essere sottoposte alle cure del caso. Le ferite, almeno quelle fisiche, guariranno in pochi giorni.

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