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Droga, rapine e una pistola per minacciare un poliziotto: arrestato il ‘graffitaro’ che terrorizzava Campobasso

Michele Di Bartolomeo, 25 anni, è finito in manette questa mattina all’alba assieme ad Andrea Maselli, 19enne, accusato di essere il suo complice nelle rapine ai danni di una coppia di fidanzati e di una donna,  vittima due volte degli arrestati


CAMPOBASSO. Michele Di Bartolomeo, 25 anni di Campobasso, noto per le sue ‘performance’ artistiche sulle mura della città dove si firma come ‘Pensa’ e Andrea Maselli, 19enne del capoluogo, sono i due ragazzi arrestati questa mattina all’alba nel corso del blitz portato a compimento congiuntamente da Polizia e Carabinieri con il coordinamento della Procura di Campobasso. Concorso in spaccio di stupefacenti, rapine, lesioni aggravate, minacce: 14 i decreti di perquisizione personale e domiciliare a Campobasso, Lucera e Roma.

Scenario inquietante quello che le forze dell’ordine hanno scoperto con indagini mirate e specifiche: autori di rapine efferate, di pestaggi e di minacce per procurarsi i soldi necessari a comperare droga e poi spacciarla. E, nei piani del 25enne che ha mostrato una propensione spiccata al crimine, anche l’idea di comperare una pistola da usare contro un poliziotto.

In casa del padre di ‘Pensa’, le forze dell’ordine hanno individuato, ben occultati, 90mila euro, nascosti con la complicità del genitore. Mentre la madre dello stesso ragazzo finito in galera, secondo le tesi della Procura, lo accompagnava in auto a comperare droga e a venderla.

Ai domiciliari un giovane della provincia di Campobasso, C.A, 21 anni e tre uomini di Lucera: F.D., 26 anni, V.A., 30 anni e P.L., 50 anni.

Il blitz di questa mattina è stato ‘anticipato’ da alcune parole, che risalgono ad una settimana fa, pronunciate dal procuratore Nicola D’Angelo in occasione dell’operazione ‘Drug Market’, altro blitz che ha sgominato il clan che gestiva lo spaccio di cocaina da un appartamento di via Romagna a Campobasso. Parole che hanno lasciato presagire nuovi e inquietanti sviluppi nella serrata lotta alla droga che stanno combattendo la Procura di Campobasso, il Comando della Compagnia dei Carabinieri e la Questura.

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Il profilo criminale di Michele Di Bartolomeo è ben tratteggiato dagli inquirenti e restituisce uno spaccato della città e un degrado culturale e familiare che spaventa.

Sebbene sia ai domiciliari, entra e esce da casa per i suoi loschi traffici e per commettere reati utili a incassare denaro necessario per comperare droga. Con lui Andrea Maselli, complice delle rapine messe a segno negli ultimi mesi a danno di persone che non hanno nulla a che vedere con quello spaccato di criminalità che questa brutta storia racconta. Semplici e fortuiti ‘passanti’ oppure persone incrociate per caso sulle quali l’attenzione dei due ragazzi diventa crimine.

In questa vicenda specifica, Carabinieri e Polizia hanno portato a termine due inchieste per altrettante rapine, hanno incrociato i dati e le risultanze che portano direttamente agli stessi responsabili.

 

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