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Colpo all’Md, il rapinatore a un amico: “Bellissimo, una botta di adrenalina meglio della cocaina”

In un messaggio a un amico la cronaca del colpo avvenuto ieri sera in via Puglia, poco prima dell’arresto. A finire in carcere Sergio Copalucci, 31 anni, tossicodipendente e con precedenti di polizia, l’uomo che ha minacciato con un coltello la cassiera del supermercato. In una conferenza stampa in Questura il racconto di una serata concitata a Campobasso


CAMPOBASSO. “E’ stata una giostra. Una botta di adrenalina meglio della cocaina. Bellissimo, ho svaligiato la cassa in meno di dieci secondi”. Alterato, esaltato, soddisfatto. Così Sergio Copalucci, il 31enne di Campobasso autore della rapina all’Md di via Puglia, arrestato poco dopo il colpo e da questa notte nel carcere di via Cavour, ha raccontato con un messaggio vocale a un amico quello che aveva appena fatto.

Lui che entra di corsa nel supermercato, un giubbotto celeste, una felpa nera col cappuccio e sul volto una maschera di carnevale bianca. In mano un coltello, con il quale ha strattonato e minacciato la cassiera, “rischiando di accoltellarla”, come ha detto il capo dell’Anticrimine della Polizia di Campobasso Domenico Farinacci. Pochi ma lunghissimi secondi, per svaligiare la cassa e fuggire con l’incasso, 400 euro. Sarà rintracciato da lì a pochi minuti. Da questa notte è in carcere.

Cronaca di una scena quasi da film, ripresa dalle telecamere del supermercato e oggi diffusa in una conferenza stampa in Questura.

“E’ stata un’aggressione violenta – ha raccontato Farinacci – una situazione pericolosa per la giovane cassiera che si è trovata a contrastare questo rapinatore armato da un coltello. Ad aumentare il pericolo lo stato di alterazione del rapinatore, dovuto al consumo di sostanze stupefacenti. Insomma, la commessa ha corso seriamente il rischio di beccarsi una coltellata nel torace”.

La Polizia è riuscita a individuarlo, nonostante la maschera, e a bloccarlo in brevissimo tempo, visionando le immagini e per la conoscenza del territorio. Il giovane, che era passato a cambiarsi a casa, nella stessa zona dell’Md, è stato poi bloccato in piazza San Francesco. Con tutta probabilità, è stato detto nella conferenza stampa, si stava recando al centro storico per comprare droga. In tasca 340 euro, il frutto della rapina, come il giovane ha ammesso.

Nella successiva perquisizione domiciliare sono stati ritrovati gli abiti indossati per la rapina, la maschera e il coltello della lunghezza di 22 centimetri, “con la punta annerita, perché utilizzato per tagliare l’hashish”. Tutto sequestrato, come il cellulare sul quale è stato trovato il messaggio che aveva fatto subito dopo la rapina. Dettagli che hanno consentito di procedere all’arresto, quasi in flagranza di reato. Da questa notte Copalucci si trova nel carcere di via Cavour.

“Vogliamo lanciare un messaggio – ha rimarcato il capo dell’Anticrimine – che dal consumo di droga, di qualsiasi tipo, si può arrivare a commettere reati di questo tipo. Il coltello utilizzato era stato chiaramente utilizzato per tagliare l’hashish, per fare le canne, in buona sostanza. Dal farsi le canne si può arrivare a commettere rapine e minacciare la vita di una persona che era lì a lavorare. E’ l’ennesima dimostrazione che quello della tossicodipendenza è un problema di chi droga, della famiglia e di tutta la società, che poi si trova a fare i conti con questi comportamenti”.

C.S.

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