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“Via dal cantiere o vi ammazziamo tutti”: impresa isernina minacciata a Napoli dalla camorra. Ma lunedì si torna al lavoro

La vicenda di intimidazioni che ha coinvolto la Spinosa Costruzioni ha immediatamente scatenato la risposta corale del Comune di Napoli con in testa il sindaco De Magistris, delle forze dell’ordine e delle associazioni sindacali. I titolari dell’azienda oggi ricevuti a Palazzo San Giacomo dal primo cittadino che ha garantito le condizioni di sicurezza per far riprendere i lavori. Il cantiere, smontato in sei ore, sarà rimontato a inizio settimana


di Lucia Sammartino

ISERNIA. Un appalto di quelli importanti, per la portata delle opere da realizzare. Un progetto cofinanziato da Regione Campania, Ue e Unesco. Un vanto per l’impresa isernina ‘Spinosa Costruzioni Generali spa’, tra le tre ditte incaricate della riqualificazione del centro storico di Napoli.

Un progetto di restyling – per un importo complessivo di 30 milioni di euro, uno dei quali aggiudicato appunto dalla ‘Spinosa Costruzioni’ – che interesserà ben 35 strade simbolo di Napoli, da San Gregorio Armeno a Santa Chiara, da via dei Tribunali fino a Porta Capuana, oltre ad alcuni importanti palazzi storici e monumenti del sito Unesco. Oggetto dell’intero appalto, l’illuminazione pubblica, la pavimentazione, la rete fognaria, le condotte per l’energia elettrica e tanto altro: opere che valorizzeranno ancor più il centro storico e l’intera città.

Ma l’ombra dei clan si materializza di colpo, si fa cupa e pericolosa: prima l’improvviso stop ai lavori, poi i camion che cominciano a caricare materiale e mezzi per chiudere e tornare a casa.

Questa volta (perché non è la prima) le minacce, le intimidazioni sono di quelle che incutono terrore: il timore per la sicurezza degli operai, padri di famiglia che lavorano sodo, fuori casa, prende il sopravvento sulla razionalità. E così la decisione, sofferta, di dare un segnale, sperando che venga recepito.

SpinosaSede

E così è stato: in poche ore il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha immediatamente messo in campo tutto quanto in suo potere. Perché la camorra non deve vincere, perché Napoli non è terra di clan e minacce. Perché chi lavora con onestà e professionalità non deve cedere di fronte alla paura e alle intimidazioni. Perché non è solo.

E così il cantiere della ‘Spinosa Costruzioni’, costretto a sospendere i lavori per le pesanti intimidazioni ricevute, riaprirà lunedì. L’azienda, le forze dell’ordine e il sindaco si sono stretti la mano: i veri uomini d’onore sono quelli che non si piegano.

Già in passato i clan avrebbero provato ad avvicinare l’azienda isernina. Sarebbe successo tempo fa, quando il cantiere era ancora nella zona di piazza San Francesco. Una ‘visita’, tesa a chiedere – da quanto è stato possibile apprendere – il pizzo.

Nessun cedimento dagli imprenditori isernini neanche allora. Anzi. Una denuncia in Questura e i malavitosi svaniti. Fino all’altro ieri. Martedì mattina il primo ‘avvicinamento’ agli operai che di buonora stavano aprendo il cantiere. Raggiunti dal lato della chiesa di Santa Caterina a Formiello da un uomo in scooter, protetto da un casco integrale per evitare di essere riconosciuto attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza.

Andate via, chiudete il cantiere e venite a parlare alla Maddalena. Se non venite vi spariamo uno a uno”. Un colpo al cuore dell’azienda isernina. Ma la risposta dell’amministrazione non si è fatta attendere.

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