HomeNotizieCRONACADroga e telefonini in carcere, blitz all'alba: arresti e perquisizioni in corso

Droga e telefonini in carcere, blitz all’alba: arresti e perquisizioni in corso

Dalle prime ore di questa mattina, in molte zone cittadine, in alcuni comuni dell’hinterland e fuori regione: il blitz, denominato Operazione Alcatraz, diretto dalla Squadra Mobile e coordinato dalla Procura della Repubblica. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa. In corso di esecuzione 7 misure cautelari, sequestrati soldi e anche l’auto usata per i rifornimenti di droga


CAMPOBASSO. Vasta operazione antidroga della Polizia di Stato di Campobasso ribattezzata “Alcatraz”, coordinata dalla Procura della Repubblica, con l’impiego di personale della Squadra Mobile, della Polfer, di unità cinofile, degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e di un elicottero della Polaria di Napoli.

Sono in corso di esecuzione, a Campobasso, in alcuni comuni dell’hinterland e a Giugliano, 7 misure cautelari: due custodie cautelari in carcere, una ai domiciliari, due divieti di dimora in Molise e due obblighi di dimora. Misure emesse dal Gip del Tribunale di Campobasso Teresina Pepe, su richiesta della Procura. A uno dei principali indagati sono stati sequestrati anche 44mila euro, provento dell’attività di spaccio e un veicolo utilizzato per il rifornimento di droga da San Severo e da Napoli. 

Inoltre, aono in corso di esecuzione 19 perquisizioni delle quali una eseguita a San Severo, un’altra a Castrocaro Terme ed una a Giugliano. Sequestrati inoltre 4 veicoli. 

L’inchiesta, condotta dalla Squadra mobile e coordinata dalla Procura di Campobasso, chiarisce il procuratore Nicola D’Angelo, ha consentito di ricostruire i reati commessi da un’unica famiglia – cocaina, eroina, hashish, marijuana, metadone e suboxone le sostanze sequestrate – realizzate attraverso un sodalizio criminoso con altre persone del posto, tra cui un dipendente dell’Unimol. Documentate circa 400 cessioni di sostanze stupefacenti, per un totale di circa 2.500 dosi. 

L’indagine trae origine da controlli effettuati a fine maggio 2018 dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Campobasso, a seguito del rinvenimento di droga e apparecchi cellulari – lanciati attraverso il muro di cinta o comunque introdotti dall’esterno della struttura carceraria nei cortili interni,  utilizzati da alcuni detenuti, a seconda dei casi, per il consumo personale, lo spaccio nel penitenziario e la comunicazione con i referenti esterni – ad opera di esponenti di un clan familiare quasi tutto ‘al femminile’  dedito allo spaccio di droga, quale unica fonte di sostentamento ed arricchimento.

Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che il procuratore della Repubblica, Nicola D’Angelo, il sostituto procuratore, Giuliano Schioppi e il Dirigente della Squadra Mobile, il vice questore Raffaele Iasi, terranno alle 10.30 presso l’Aula Magna della Scuola Allievi di Polizia di Stato. Operazione che punta a debellare il mercato dello spaccio in città, procurando guadagni illeciti e minacciando la sicurezza della collettività e in particolare delle giovani generazioni, come ha evidenziato il procuratore D’Angelo. 

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