Sanità, non solo disastri: intervento ad alto rischio su un 47enne salvato al Cardarelli

Il paziente ricoverato in piena notte, per dolori lancinanti al petto. In poche ore la diagnosi: la rottura dell’aorta individuata grazie ad apparecchiature d’avanguardia usate nel nosocomio di Campobasso. Il chirurgo vascolare Luca Iorio illustra l’intervento chirurgico assieme alla cardiochirurga Colavita e al primario della Rianimazione, Romeo Flocco alla presenza del commissario ad acta, Angelo Giustini


CAMPOBASSO. E’ il solito gioco di luci ed ombre, di disfuzioni e di eccellenze. La Sanità molisana non è solo quel disastro che viene descritto e che si alimenta di cronica mancanza di professionalità, di reparti a rischio chiusura, di situazioni di emergenza.

E’ anche riprendere la vita che sta sfuggendo via con un intervento complesso, impensabile fino a qualche anno fa, che avviene in piena notte, che coinvolge medici e infermieri, che è reso possibile dal possesso di macchinari sofisticati e all’avanguardia, che si basa su un approccio multidisciplinare e per questo di eccellenza.

La medaglia e il suo rovescio anche nella storia drammatica che ha coinvolto un paziente molisano di 47 anni, giunto in piena notte al Cardarelli con un lancinante dolore al petto.

Lì, grazie all’angio-tac, viene riscontrata la rottura dell’aorta che in termine medico si chiama ‘dissezione di tipo B dell’aorta toracica addominale con estensione fino all’iliaca”.

Sono le 4 del mattino quando, a poche ore dall’arrivo nel nosocomio e espletate tutte le procedure che coinvolgono la cardiochirurgia, la chirurgia vascolare, la rianimazione, i tecnici professionisti addestrati all’utilizzo dei macchinari e il personale infermieristico, il paziente viene portato d’urgenza in sala operatoria.

Dopo 16 giorni di degenza, è tornato a casa. La sanità che funziona c’è anche qui, è questo il messaggio sotteso alla storia a lieto fine che raccontano Luca Iorio, responsabile della Chirurgia vascolare, Angela Colavita, direttrice dell’unità di Cardiochirurgia, Romeo Flocco primario rianimatore, alla presenza del dg Gennaro Sosto e del commissario ad acta Angelo Giustini che, dopo gli ultimi giorni di allarme sul rischio chiusura di alcuni reparti degli ospedali molisani, non vuole parlare d’altro che dell’intervento multidisciplinare che ‘racconta’ di una sanità d’eccellenza possibile anche nella regione dimenticata, che non esiste e che, quando esiste, è solo cattive notizie.

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