Controlli interni al Comune di Isernia, la Corte dei Conti trasmette gli atti alla Procura

Incontro a Palazzo San Francesco
La sede del Comune di Isernia

La segnalazione della sezione pentra del Movimento Cinque Stelle che evidenzia il rischio di sanzioni salate per palazzo San Francesco e preannuncia la presentazione di un’interpellanza


ISERNIA. Criticità nei controlli interni al Comune di Isernia. La Corte dei Conti ammonisce l’amministrazione di palazzo San Francesco e trasmette gli atti alla Procura.

La denuncia arriva dalla sezione pentra del MovimentoCinque Stelle, che taccia sindaco e giunta di “mancata trasparenza” e che preannuncia la presentazione di un’interpellanza in merito.

La squadra di governo, infatti, era a conoscenza dei rilievi dell’organismo di vigilanza già prima dell’ultimo Consiglio comunale, in quanto notificati in data 18 luglio, tuttavia non ne avrebbe fatto menzione in assise. Nonostante sparuti riferimenti da parte di qualche consigliere. Atteggiamento, questo, giudicato addirittura ‘omertoso’ dai pentastellati che continuano il loro ‘attacco’.

“Nondimeno, – si legge in una nota – va segnalata la questione relativa al nuovo ‘Regolamento di contabilità’, che ha assunto aspetti al limite del ridicolo. Il citato regolamento, infatti, dovrebbe sostituire quello attuale, che risale al lontano 2008, ma si assiste, ormai da mesi e mesi, ad un ‘palleggiamento’ tra la Struttura e l’Amministrazione che non vede soluzione di continuità e che blocca di fatto l’approvazione dell’atto”.

Di qui una sintesi delle ‘contestazioni’ mosse dalla Corte dei Conti. In primis, l’organo di controllo evidenzia come, a distanza di oltre 5 anni dalla delibera del Commissario Straordinario, che approva il citato Regolamento, lo stesso sia ancora in corso di aggiornamento. Un fatto che denoterebbe “la scarsa attivazione dell’ente rispetto al sistema dei controlli interni”. Criticità riguarderebbero altresì i tempi di pagamento delle transazioni commerciali e le misure correttive adottate dal Comune. E ancora: nel controllo di gestione “non risultano essere stati utilizzati gli indicatori di efficienza ed economicità”, mentre nel controllo strategico, che riguarda il raggiungimento degli obiettivi prefissati, “le risposte fornite dall’ente appaiono di fragile consistenza”.
Tuttavia, emerge che solo i Settori Ragioneria e Affari Generali hanno un grado elevato in ordine al raggiungimento degli obiettivi. Gli altri, quello Tecnico e Municipale, salvo alcune eccezioni per il primo, registrano dati poco soddisfacenti.

Per quanto attiene agli equilibri finanziari la Corte rileva che “non risultano adottate specifiche linee di indirizzo e/o coordinamento” e che le risposte fornite in tale sezione (in quanto per questo tipo di monitoraggio viene somministrato un questionario, ndr) sono in contrasto con quelle fornite per il controllo degli organismi partecipati. La Corte segnala in proposito, inoltre, che “nonostante la delibera consiliare del dicembre 2018 abbia confermato la volontà di alienare alcune Società partecipate, non si da atto delle conseguenti azioni adottate al fine di giungere concretamente alla vendita delle quote detenute dal Comune di Isernia”.

Infine, ma non da ultimo, non sarebbe stata effettuata alcuna analisi sulla qualità dei servizi.

Situazione che il Movimento Cinque Stelle giudica “grave”, sottolineando come si rischino, da parte della procura della Corte dei Conti, sanzioni pecuniarie “da un minimo di cinque fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione”.

 

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