Telefonini in cella, a Campobasso quattro sequestri: Aldo Di Giacomo suona l’allarme

I dispositivi sono stati trovati grazie alle perquisizioni, un detenuto lo trasportava occultandolo nell’ano


CAMPOBASSO. Telefonini nelle carceri, un problema annoso che non si riesce a reprimere facilmente. A riaccendere i riflettori sul tema ci ha pensato il sindacalista Aldo Di Giacomo dopo i sequestri avvenuti recentemente nel carcere di Campobasso.

“L’allarme che avevamo lanciato già qualche anno fa – le sue parole – adesso pare sia diventata una cosa riscontrabile e verificabile. In questi giorni nella struttura di via Cavour sono stati scoperti 4 telefonini, addirittura uno occultato nell’ano di un detenuto. Questa la dice lunga sulla situazione drammatica nelle carceri molisane.

Abbiamo provato a far fronte al problema – continua il sindacalista – introducendo alcune norme nel decreto sicurezza bis, come ad esempio punire chi introduce i telefonini nelle strutture carcerarie attraverso sanzioni penali. Questa indicazione è stata bocciata da chi ci aveva invitato a farlo, cioè dai 5 Stelle e dalla Lega. Evidentemente – conclude Di Giacomo – bisogna affrontare il tema più seriamente perché io sono convinto che nel carcere di Campobasso ci siano altri telefonini ma servono interventi legislativi perché questo è un problema serio. Parliamo di circa 1200 telefonini sequestrati in un anno nelle carceri italiane”.

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