HomeNotizieCRONACAIsernia, gli avvocati penalisti incrociano le braccia contro la riforma della prescrizione

Isernia, gli avvocati penalisti incrociano le braccia contro la riforma della prescrizione

Da oggi a venerdì 25 ‘stop’ ai processi. La Cava: “Una norma che non risolve i problemi, anzi li aggrava. Il punto è che il sistema giudiziario risulta inadeguato per carenza di personale”


ISERNIA. Da oggi e fino a venerdì 25 ottobre, anche gli avvocati penalisti del Foro di Isernia si asterranno dalle udienze in segno di protesta contro la riforma della prescrizione, che entrerà in vigore dal primo gennaio 2020. Prevede in sostanza che la prescrizione venga sospesa dopo la sentenza di primo grado e, quindi, non potrà più maturare nei giudizi di appello e Cassazione.

Questa mattina, in tribunale, la Camera Penale Circondariale di Isernia ha illustrato le ragioni dello stato di agitazione proclamato per cinque giorni. “La protesta – ha sottolineato il presidente Francesco La Cava – è contro la normativa che sospende la prescrizione con decorrenza dal prossimo 1 gennaio 2020. La normativa è stata promulgata con la legge del gennaio dell’anno scorso (la ‘Spazzacorrotti’) che, per quel che concerne la sospensione della prescrizione entrerà in vigore nel 2020.

Si tratta di una norma che secondo il legislatore dovrebbe risolvere il problema dei processi, anzi li aggrava. In sostanza evidenziato – prevede che dopo la sentenza di primo grado, sia di assoluzione che di condanna, la prescrizione venga sospesa fino al passaggio in giudicato della sentenza. Questo vuol dire che, in Corte d’Appello e in Cassazione, avremo una miriade di processi che non finiranno mai. E’ in sostanza un’autorizzazione al sistema giudiziario a non funzionare. Perché un processo che rimane aperto per tutta la vita è frutto di un sistema giudiziario che non funziona”.

Una norma che, ad avviso del presidente della Camera Penale, va totalmente eliminata. “Il problema è la causa – ha infatti evidenziato La Cava -. Perché i processi non si celebrano? Spesso si dà la colpa agli avvocati, ma è falso. Perché quando il rinvio è dovuto a fatti riferibili all’imputato o al legale, la prescrizione è comunque sospesa. La prescrizione dei processi è dovuta all’inadeguatezza del numero dei magistrati e dei cancellieri. E’ un sistema giudiziario completamente inadeguato perché se mancano i magistrati e il personale di cancelleria i processi non si possono fare.

Un esempio calzante in tal senso arriva dal Tribunale di Cassino – ha detto infine -. In questo momento i sei magistrati che si occupano di penale sono tutte in dolce attesa. Per questo il presidente ha lanciato un vero e proprio grido di aiuto al ministero per poter avere dei giudici e scongiurare la prescrizione di numerosi processi”.

Deb.Div.

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