HomeNotizieCRONACALatte estero spacciato per molisano: la Coldiretti chiede maggiori controlli

Latte estero spacciato per molisano: la Coldiretti chiede maggiori controlli

L’inchiesta di Report ha riacceso i riflettori sul fenomeno. Il presidente Ascolese: “Più verifiche presso gli stabilimenti agro-industriali per accertare la corrispondenza, in etichetta, dell’origine della materia prima utilizzata”


CAMPOBASSO. Latte estero per la produzione di formaggi venduti poi come Made in Italy. Come è noto, l’argomento è tornato agli onori della cronaca dopo l’inchiesta della trasmissione televisiva Report che ha denunciato il fenomeno dell’ingresso in Italia di latte estero, destinato poi a varie aree del Paese, fra cui anche la provincia di Campobasso. Sul caso si registra l’intervento della Coldiretti che da anni, combatte in difesa dei redditi dei produttori agricoli, penalizzati dall’import selvaggio di materia prima che una volta lavorata in Italia si fregia dei colori nazionali e del diritto del consumatore a essere informato correttamente sui cibi che porta in tavola.

Un obiettivo, questo, che si affianca alla sentenza del Consiglio di Stato, dello scorso 6 marzo, che ha accolto le richieste di Coldiretti sulla desecretazione dei flussi delle importazioni dei prodotti lattiero-caseari provenienti dall’estero e destinati alla trasformazione, affermando che “per tutelare la qualità e la sicurezza del cibo italiano è necessario sapere da dove proviene la materia prima agricola”.
Una sentenza, ricorda Coldiretti Molise, “che è rimasta però finora inapplicata e necessita quindi di trovare al più presto la propria operatività”, dal momento che “circa un terzo della produzione totale dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, contiene materie prime straniere a danno delle aziende agricole, dell’occupazione e dell’economia nazionale e regionale”.

Il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese, denuncia la scarsa attività di controllo da parte degli organi preposti. “Così come giustamente avviene per le aziende agricole e zootecniche, sottoposte a continue verifiche, sarebbe necessario che analoga attività venisse svolta presso gli stabilimenti agro-industriali per accertare la corrispondenza, in etichetta, dell’origine della materia prima utilizzata”. 

Coldiretti, dal canto suo, attraverso il circuito delle aziende aderenti a Campagna Amica è in grado di garantire un’offerta di prodotti sani e genuini dei nostri agricoltori. Infatti, nell’Agrimercato di via Insorti d’Ungheria a Campobasso, il consumatore può avere la certezza di acquistare prodotti 100% Made in Molise, a Km zero, grazie ad un sistema di controlli che garantiscono l’esatta provenienza dei prodotti in vendita sui banchi del mercato”.

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