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Truffe al tempo del Coronavirus: i consigli dell’Arma per non cadere in trappola

I carabinieri hanno incontrato i cittadini di Pescolanciano in chiesa per aiutare soprattutto gli anziani a difendersi da personaggi senza scrupoli


PESCOLANCIANO. Allarme truffe: continuano in provincia di Isernia gli incontri promossi dai carabinieri per aiutare i cittadini e in particolare gli anziani a difendersi da personaggi senza scrupoli. L’ultimo, in ordine di tempo, si è tenuto domenica a Pescolanciano, nella chiesa di San Salvatore, subito dopo la celebrazione della Santa Messa.

Il Comandante della Stazione Carabinieri ha illustrato loro e truffe più ricorrenti in danno degli anziani. Nel corso dell’intervento sono stati esposti i raggiri più frequenti che vengono messi in atto dai malviventi e focalizzata l’attenzione soprattutto su quelle dei finti Carabinieri che telefonano dichiarando di aver arrestato un congiunto e chiedono una cauzione per il rilascio e del pacco ordinato falsamente da un familiare per cui deve essere pagato alla consegna un corrispettivo in denaro, nel cui interno sono normalmente contenute cianfrusaglie o addirittura il classico e sempre attuale “mattone in laterizio”.

Nello specifico, tenuto conto dell’attualità delle problematiche sanitarie legate al rischio di infezione da Coronavirus che i delinquenti stanno sfruttando per i loro scopi criminali, sono state approfondite due tecniche molto recenti che i malviventi stanno realizzando, per entrare in casa delle persone deboli ed indifese.

Gli espedienti attuati sono riferiti a fraudolenti controlli sanitari da parte di sconosciuti che qualificandosi medici/infermieri mostrano falsi tesserini di riconoscimento quali funzionari dell’Azienda Sanitaria Locale, fingendo di essere stati mandati per prestare assistenza sanitaria a domicilio per effettuare il controllo da eventuali contagi da “Coronavirus” ovvero si presentano vestiti da paramedici, con la classica divisa del soccorritore, con la scusa di sanificare le case o le banconote, si fanno consegnare i soldi spiegando che passando di mano in mano le banconote possono aver facilmente trasmesso il virus.

Il Comandante della Stazione di Pescolanciano ha rinnovato l ‘invito a segnalare all’Arma dei Carabinieri ogni circostanza sospetta utilizzando il 112, non aprendo a nessuno a meno che non sia stato personalmente richiesto l’intervento o si sia presentato personale dell’Asrem con un medico o Carabinieri in uniforme.

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