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Coronavirus: i carabinieri consegnano computer e libri di testo agli studenti di Riccia

31 personal computer e libri di testo consegnati a domicilio per permettere agli studenti di seguire la didattica a distanza


RICCIA. Un gesto di solidarietà che l’Arma dei carabinieri ha voluto compiere affinchè fosse assicurata agli studenti la necessaria continuità scolastica in questo lungo periodo di emergenza sanitaria. E’ successo a Riccia dove i carabinieri, tramite un piano coordinato con il dirigente scolastico dell’istituto omnicomprensivo del Fortore Lucia Vitiello, si sono presentati a casa di diversi studenti delle elementari, medie e superiori, per consegnare loro 31 computer portatili e libri di testo lasciati in classe prima del lockdown.

“L’iniziativa – informano dall’Arma – rimarca la tradizionale caratteristica dei carabinieri quale forza di polizia che agisce in modo capillare sul territorio, mostrando vicinanza alle persone in difficoltà. 

Il capitano Ventrone, comandante della compagnia carabinieri di Campobasso, ha fatto riferimento alla “collaborazione istituzionale fra il luogotenente Antonio Peluso, comandante della Stazione di Riccia, e Lucia Vitiello, dirigente della locale scuola”, elemento che “ha permesso di recapitare in breve tempo numerosi computer, garantendo le prescrizioni relative al distanziamento. Si tratta – ha dichiarato Ventrone – di un servizio importante, a favore delle fasce più deboli della popolazione, finalizzato a garantire la continuità scolastica di tutti gli studenti”. 

A far da sfondo all’iniziativa, la gratitudine dei ragazzi e delle famiglie nonché della stessa drigente scolastica per questo servizio reso alla popolazione.

I carabinieri sono anche impegnati nel dare aiuto alla popolazione in particolare per quanto riguarda la consegna medicinali o generi di prima necessità, oltre alla garanzia di una costante azione di sensibilizzazione contro possibili truffatori. 

Tra le iniziative intraprese va evidenziata la  consegna delle pensioni direttamente a domicilio per gli anziani che rientrano nelle condizioni del protocollo firmato con Poste Italiane e le attività di sostegno in favore delle persone senza fissa dimora le quali, grazie anche collaborazione con altri organi istituzionali del capoluogo, primo fra tutti il Comune di Campobasso, sono state collocate in apposite strutture che potessero offrire loro un riparo dal freddo e dalla minaccia del contagio.

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