Il Comune compra le mascherine ai cittadini: denunciato il sindaco

Roccasicura/ I dispositivi di protezione non risulterebbero conformi e sarebbero stati acquistati da un fornitore con stretti legami di parentela con un componente della Giunta


ROCCASICURA. Sfocia in una denuncia la vicenda della consegna delle mascherine che il sindaco di Roccasicura Fabio Miliano aveva provveduto a consegnare, a sorpresa, casa per casa nel suo comune a tutela di dipendenti dell’ente, anziani, malati e fasce deboli della popolazione. Un gesto che, seppure apprezzato da buona parte dei suoi circa 500 concittadini, non ha mancato di suscitare polemiche.

Al punto che qualcuno, invece, si è rivolto ai carabinieri, con una precisa ricostruzione dell’accaduto sulla quale, ovviamente, spetterà ai militari della stazione di Carovilli e a quelli del Nucleo anti sofisticazione fare chiarezza. L’amministrazione, con delibera di Giunta n. 21 del 25 marzo scorso, aveva infatti disposto l’acquisto di 500 mascherine per un valore di 1.525 euro Iva compresa, come da preventivo ricevuto tre giorni prima da una ditta di Sessano. Una delibera approvata all’unanimità, dunque anche dal vicesindaco, nonostante – come possibile leggere sulla denuncia, di cui isNews è in possesso – la stretta parentela con il titolare della ditta fornitrice per la quale, secondo il querelante, sarebbe stata opportuna l’astensione dal voto.

mascherina roccasicuraLe mascherine in questione, in cotone ospedaliero lavabile, vengono consegnate brevi manu prive di involucro protettivo, di scheda informativa del prodotto e di istruzioni di utilizzo il 28 marzo: solo due giorni dopo, il 30, il sindaco invia una mail informativa a tutti i cittadini relativa al corretto uso delle mascherine, definite di tipo “chirurgico” e non semplicemente ‘protettive’. Un’informazione “inadeguata e incompleta”, a parere del denunciante, che avrebbe messo a rischio coloro che ne abbiano fatto uso, in quanto prive delle certificazioni necessarie per essere definibili come chirurgiche e non conformi alle norme Uni En Iso e ad altre normative vigenti.

Del caso sono stati interessati anche la Corte dei conti e la procura.

 

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