HomeNotizieCRONACAIsernia peggio di Milano: 'bivacchi' al parco, il sindaco chiude Le Piane

Isernia peggio di Milano: ‘bivacchi’ al parco, il sindaco chiude Le Piane

Dopo una serie di segnalazioni di assembramenti da parte di cittadini indisciplinati e incuranti dell’epidemia, d’Apollonio costretto a interdire l’accesso della zona sportiva urbana: “Rammaricato, ma non posso mettere a rischio la salute delle persone”


ISERNIA. La folla dei bei tempi, con il parco de Le Piane preso d’assalto in una bella giornata di maggio.

Corridori, camminatori, giovani e vecchi, donne e bambini. Molti dei quali, in gruppo, a fare running come se niente fosse, senza rispettare le norme di distanziamento sociale valide anche per gli sportivi. Non solo: panchine con 4 persone sedute, l’una accanto all’altra, a prendere il sole o l’aria fresca della sera. Come se nulla fosse, come se il virus non esistesse. Ma non è così. A Isernia come altrove. Bivacchi di gente, per usare una metafora efficace, che accalcata non può stare e che non poteva passare inosservata da residenti o auto di passaggio, che hanno provveduto a fare le opportune segnalazioni.

Troppa, troppa gente. E, dal 4 maggio, giorno dell’inizio della Fase 2, non è la prima volta. Una situazione che stasera intorno alle 18,30 – l’ora di punta’ per la zona sportiva urbana – ha fatto scattare le contromisure. Il sindaco Giacomo d’Apollonio ne era infatti già al corrente, tanto da aver inviato più volte, negli ultimi giorni, la polizia municipale per i dovuti controlli, l’ultimo dei quali proprio stamani. Ma di fronte all’irresponsabilità e al menefreghismo di pochi – purtroppo – c’è poco da fare. E alla fine pagano tutti.

“A malincuore, ma mi vedrò costretto a emanare una nuova ordinanza di chiusura – anticipa il primo cittadino a isNews – Mi dispiace per la stragrande maggioranza dei cittadini di Isernia, ma se non c’è la collaborazione di tutti non posso mettere a rischio la salute pubblica. Ho fatto vari appelli e colgo l’occasione per farne un ennesimo: con questo virus non si scherza, dobbiamo sforzarci tutti a rispettare le regole, scrupolosamente. In mancanza, l’ultimo Dpcm assegna ai sindaci la facoltà di chiudere i parchi laddove non sia possibile assicurare il rispetto delle norme di distanziamento sociale necessarie. E così sarà: nelle prossime ore, con rammarico, ma mi muoverò di conseguenza”.

Insomma, d’Apollonio sceglie la linea della fermezza e, alla vigilia del primo weekend della Fase 2, batte sul tempo persino il collega di Milano, Giuseppe Sala. “Incazzato”, per usare le sue parole, dopo aver visto le immagini di folle di persone ai Navigli per l’aperitivo, vicine e senza mascherine, al punto da dare un ultimatum ai cittadini: “O si cambia o chiudo tutto”.

La lezione dei 30mila morti, purtroppo, a qualche incosciente ancora non è servita. Il sacrificio bisogna farlo tutti insieme, per il bene comune. O nuove restrizioni, per chissà quanto tempo, saranno la logica conseguenza.

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!

Più letti

Achille Lauro a Termoli con il tour ‘A rave before l’Iliade’

Appuntamento per il Summer Festival il 29 giugno all'Arena del Mare TERMOLI. Achille Lauro annuncia oggi sei nuovi appuntamenti dal vivo dell’Achille Lauro SummerFest - A RAVE...
spot_img
spot_img
spot_img