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Anche i rom di Rancitelli al funerale di Campobasso: la denuncia del parroco di Pescara

Don Massimiliano De Luca ha lanciato l’allarme in merito a quanto sta accadendo nel quartiere. La risposta del sindaco Masci: “Affronteremo la questione”


CAMPOBASSO/PESCARA. Anche alcuni rom che vivono nel quartiere Rancitelli a Pescara avrebbero partecipato al funerale del 30 aprile a Campobasso, considerato la causa dell’impennata di contagi che si è registrata in Molise negli ultimi giorni.

A lanciare l’allarme, in una lettera indirizzata al sindaco Carlo Masci, è il parroco del quartiere don Massimiliano De Luca, insieme al comitato civico. “I fatti di Campobasso e Vasto in questo momento non ci lasciano affatto tranquilli – si legge nella missiva -. Sappiamo che anche da Pescara alcune persone hanno partecipato al funerale e sono attualmente positive ma purtroppo questa notizia viene taciuta. Matrimoni, funerali, battesimi, compleanni avvenuti davanti ai nostri occhi e agli occhi di chi rappresenta lo Stato che si è mostrato debole, impotente e incapace di rispondere in modo serio a quanto stava avvenendo.
Se pubblicamente ci viene detto che viene controllata l’intera città – e quindi anche il nostro quartiere – non possiamo pensare che chi era deputato al controllo del territorio non si sia accorto di matrimoni e feste svolti in mezzo alla strada”.

Nella missiva vengono chiesti provvedimenti immediati e non si è fatta attendere la riposta del sindaco Masci. “Non sappiamo – ha riferito a ‘Il Pescara’ – se qualcuno dei partecipanti alle feste riportate nell’esposto abbia o meno partecipato ai funerali di Campobasso, ma sappiamo che la promiscuità dei segnalati ritrovi nella quotidianità e gli assembramenti festaioli senza alcun dispositivo di protezione individuale costituiscono un pericolo più che potenziale che non può e non deve essere sottovalutato, perché andrebbe a vanificare gli sforzi e i sacrifici di un’intera comunità che ha subito restrizioni alla libertà personale, danni economici e rinunce pesanti alla vita di relazione”. Il primo cittadino ha quindi assicurato che sottoporrà la questione durante la riunione del 19 maggio del comitato per l’ordine e sicurezza pubblica sollecitando non solo interventi per la questione dell’ordine pubblico, ma anche sul fronte sanitario per individuare chi abbia partecipato a quel funerale e tutti coloro che sono entrati in contatto con essi applicando isolamenti precauzionali”. 

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