Tra i reati contestati al rappresentate legale della società di capitali, vi è l’omissione di versamenti delle ritenute sugli emolumenti erogati ai dipendenti nel 2016
CAMPOBASSO. I militari della Guardia di Finanza del capoluogo hanno dato seguito a un decreto di sequestro preventivo – emesso dal Tribunale del Riesame di Campobasso, all’esito del giudizio di appello proposto dal Pubblico Ministero in sede contro l’ordinanza di rigetto emessa dal GIP – finalizzato alla confisca diretta e per equivalente del profitto dei reati, per un importo pari ad € 719.224,02.
All’indagato, legale rappresentante di una società di capitali con sede a Campobasso, è stata contestato l’omissione versamento all’erario delle ritenute operate sugli emolumenti erogati ai dipendenti della propria ditta nell’anno 2016 per un ammontare complessivo di € 185.034,02. Inoltre per il medesimo anno di imposta l’indagato è stato ritenuto responsabile di aver indebitamente portato in compensazione dei crediti in realtà inesistenti per un importo complessivo pari a € 534.190,00.
Le condotte criminose sono venute alla luce dapprima con segnalazione alla locale Procura da parte della Agenzia delle Entrate e successivamente grazie alle attività investigative condotte dalla compagnia della Guardia di Finanza di Campobasso, che hanno consentito di ritenere raggiunta la prova del fumus dei reati fiscali imputati all’indagato attraverso i quali lo stesso avrebbe conseguito un profitto pari a € 719.224,02.
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