Aumenta sempre di più la rabbia dei pazienti costretti a far fronte alle criticità che si stanno registrando nelle strutture sanitarie della regione. Un nuovo spiacevole episodio è accaduto questa mattina nel nosocomio frentano. Per il Sindacato Operai Autorganizzato è l’ennesima conferma della disorganizzazione di un sistema falcidiato da tagli a carenze di personale
LARINO. “Mentre la politica regionale continua a pensare alla spartizione delle poltrone in regione chi continua a pagare in termini di disservizi sono solo e sempre i cittadini”. A denunciare gli ennesimi disagi vissuti dai pazienti nel post-emergenza Covid è il Sindacato Operai Autorganizzato.
A Termoli utenti tra cui in gran parte anziani, sono costretti giornalmente a fare file lunghissime fuori dall’ospedale, sotto il sole cocente, così come a Campobasso.
“Così questa mattina a Larino presso il cup del Vietri – denunciano Andrea Di Paolo e Dilma Baldassarre – una sola impiegata allo sportello con decine e decine di persone che dopo aver aspettato per ore hanno rischiato di vedersi negato il servizio attivo fino alle 12.30. Solo l’intervento dei carabinieri allertati da una cittadina esasperata – hanno spiegato i rappresentanti del Soa – ha scongiurato ulteriori disagi”.
Al contempo “l’impiegata, vista la situazione, ha continuato a prestare il lavoro volontariamente a tutti coloro che avevano preso il numero di prenotazione per accedere al servizio.
Le numerose criticità che si stanno registrando negli ospedali molisani, il sindacato le ha denunciate direttamente al vertice Asrem Oreste Florenzano nel corso della manifestazione di protesta che si è tenuta lo scorso 2 luglio a Campobasso.
“Non ci siamo illusi dei buoni propositi dello stesso – precisano Di Paolo e Baldassarre-; “a chiacchiere si è specialisti mentre i fattacci quotidiani sono sotto gli occhi di tutti” – denunciano.
“Nuovamente – proseguono – intimiamo di porre fine a questi comportamenti dove la disorganizzazione, la mancanza di personale e di macchinari sono all’ordine del giorno.
Continueremo con forza – concludono i due rappresentanti del Soa – ad opporci alla miseria e alla disonestá di questi personaggi, al fianco di una popolazione stremata e sfruttata dai giochetti politici di potere.”
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