L’obiettivo è fare luce sulle cause e le eventuali responsabilità di terzi sul decesso, avvenuto una settimana fa sul litorale adriatico
TERMOLI/LARINO. Il dramma che si è consumato martedì scorso sul tratto di spiaggia libera a ridosso della torretta a Termoli, con il decesso del 55enne di Campobasso, Andrea De Nigris, ha indotto il magistrato della Procura della Repubblica di Larino ad aprire un’inchiesta per fare piena luce sulle cause del decesso e su eventuali responsabilità penali che avrebbero portato alle tragiche conseguenze.
In ordine al primo elemento sarà l’esame autoptico disposto sulla salma dell’uomo, che si trova all’obitorio del San Timoteo di Termoli, a fare chiarezza, così come peraltro chiedono i familiari, ancora increduli per l’accaduto.
De Nigris martedì scorso era in spiaggia insieme ad altre persone assistite nel centro di recupero psico-sociale di Campolieto, diretto dalla cooperativa “Il Dialogo”.
Doveva essere una giornata di relax che poi si è trasformata in un incubo. Le condizioni del mare non erano delle migliori ma nessuno si attendeva quello che poi è accaduto.
Il 55enne di Campobasso è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava in acqua e nonostante l’intervento tempestivo del bagnino che si è gettato in mare per soccorrerlo, non c’è stato nulla da fare. Neppure i sanitari del 118, giunti poco dopo sul posto, sono riusciti a rianimarlo. Una vicenda che ha scosso tutti e che ha aperto il mese di luglio nel peggiore dei modi.
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