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Il mistero dell’isernino sbarcato coi migranti: a Lampedusa col gommone insieme ai tunisini

L’attracco lo scorso 20 settembre: tutte da chiarire le motivazioni del viaggio tra gli ‘illegali’


LAMPEDUSA. Isernino di circa 40 anni sbarcato a Lampedusa su un gommone, insieme a una quindicina di migranti tunisini. La notizia, che ha dell’incredibile, è stata riportata sulla pagina Facebook di Angela Caponnetto, giornalista di Rai News 24: l’uomo sarebbe attraccato sulla costa siciliana lo scorso 20 settembre. Ecco quanto riportato dalla collega:

“Altro che gattini e cagnolini !
Niente ormai stupisce più agli sbarchi a Lampedusa dove il 20 settembre scorso poliziotti e operatori restano a bocca aperta quando ad uno dei continui sbarchi un uomo sceso da un barchino, con una quindicina di tunisini a bordo, presenta passaporto italiano.
Cappellino, maglietta, jeans: età circa 40 anni, l’uomo ha un regolare documento di identità. Ma non è nè subsahariano (e quello è ben visibile dalla fisionomia) nè nordafricano.

L’uomo è italianissimo: per la precisione molisano di Isernia senza neanche un lontano parente africano.
La notizia che mi viene confermata da riservate fonti investigative, resta top secret. Nessuno a Lampedusa (a parte chi lo ha ricevuto allo sbarco e gli investigatori) pare saperne niente. Anche perché l’uomo – negativo al Covid test – essendo a tutti gli effetti “regolare” non può essere trattenuto e viene lasciato libero di andare dove gli pare.

La prima ipotesi di un giornalista “infiltrato” cade immediatamente. La notizia sarebbe stata infatti spiattellata ai quattro venti: invece sulla storia dell’italiano sbarcato da un barchino dei migranti cala un silenzio tombale. Dalle poche informazioni recuperate, riusciamo a sapere che ai poliziotti che gli hanno chiesto perché ha lasciato la Tunisia da migrante con i migranti, avrebbe risposto: “Perché per il Covid non mi facevano partire dalla Tunisia”.

Risposta inverosimile che ovviamente non convince chi ora si sta occupando di capire chi diavolo è il singolare soggetto e perché è salito su quel barcone.
C’è chi dice sia stato lui a organizzare e a pagare quel viaggio per portare via dalla Tunisia un gruppo di cari amici che altrimenti non sarebbero potuti partire. Una sorta di “atto d’amore” che a dire il vero lascia piuttosto scettici. Di certo c’è che, dopo lo sbarco di una donna Ucraina con il sedicente fidanzato tunisino, lo sbarco del nostro connazionale è un caso più unico che raro sul quale si dovrebbe indagare.

Se non fosse un trafficante lui stesso, quanto vorrei poter parlare con questo signore per capire come gli è venuto in mente e perché ha attraversato il mare da legale con gli illegali”.

 

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