Coronavirus, in Molise indice di contagio a 1.85. Toma: allo studio misure correttive

La notizia formalizzata nella riunione del Tavolo permanente regionale. Tutti i numeri sui posti letto al ‘Cardarelli’ e le novità sulla realizzazione dell’ospedale Covid di Campobasso


CAMPOBASSO. Coronavirus, tanti nuovi positivi in Molise, l’indice di contagio Rt, nella settimana compresa tra il 19 e il 24 ottobre, è arrivato a un Rt 1.85. La misura, certificata dal Ministero della Salute, prevede l’attivazione di una serie di misure per il contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19.

E’ quello che è emerso dal Tavolo regionale permanente sull’emergenza Covid, istituito presso la presidenza del Consiglio regionale e che si è riunito oggi, presieduto dal vice presidente del Consiglio Gianluca Cefaratti. Oltre ai consiglieri, agli assessori e al governatore Donato Toma, il direttore dell’Asrem Oreste Florenzano e il direttore del III Dipartimento della Giunta regionale, che coordina anche la Protezione civile regionale, Manuel Brasiello.

E’ stato proprio il presidente della Regione a riferire sull’aumento dell’indice di contagio e sulle misure specifiche che si stanno predisponendo, sulla base delle indicazioni fornite dall’Unità di crisi, in relazione anche ai provvedimenti che saranno inseriti nel nuovo Dpcm.

Toma ha quindi affermato che al momento le strutture di Terapia intensiva sono utilizzate al 20% e non risultano grosse pressioni sui posti letto di Malattie infettive. Quindi il riferimento all’ultima ordinanza emanata, che impegna il commissario ad acta ad attuare le procedure per la contrattualizzazione, entro un massimo di 10 giorni, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per effettuare i tamponi antigenici, in modo da alleggerire la pressione sul Dipartimento di Prevenzione.

Domani, invece, si svolgerà il sopralluogo con il sindaco di Campobasso Roberto Gravina e il comandante dei Carabinieri per individuare il luogo in cui far eseguire i tamponi direttamente in auto, nel quale saranno impiegati un 1 medico militare e 2 infermieri inviati dal Governo. 

Quindi i lavori per la realizzazione dell’ospedale Covid nell’ex hospice del ‘Cardarelli’, che dovrebbe essere pronto da capitolato d’appalto entro un massimo di 4 mesi, che consentirà di avere altri 9 posti di terapia intensiva e 21 di Malattie infettive. Nel frattempo è previsto un rafforzamento del Pronto soccorso e il miglioramento dei percorsi separati al ‘Cardarelli’, mentre in caso di saturazione dei posti letto il Molise, che fa parte della Centrale unica di soccorso italiana, potrà beneficiarre del sostegno di altre regioni. 

A breve, ha intanto anticipato il direttore dell’Asrem Oreste Florenzano, potranno essere effettuati i tamponi anche a Isernia e Agnone. Da marzo ad oggi, ha quindi precisato il manager dell’Azienda sanitaria, in Molise è stato quintuplicato il numero dei tamponi effettuati, in collaborazione con le Usca, le Unità speciali di comunità assistenziale, che saranno potenziate, portandole dalle attuali 3 a 5.

Per la gestione dell’emergenza Covid, ha chiarito Florenzano, sono attualmente disponibili 17 posti di Terapia intensiva, che possono essere implementati in ipotesi di necessità, mentre per Malattie infettive ci sono 35 posti che possono essere ampliati, smentendo le notizie circa l’esaurimento della soglia massima. Al momento, però, la maggior parte dei malati Covid è asintomatica.

In ultimo Florenzano ha voluto precisare che gli ospedali sono sicuri e che i contagi del personale riscontrati negli ultimi mesi, sono risultati essere avvenuti, sulla base dell’analisi della catena epidemiologica, in attività diverse da quella lavorative. Stessa per il 118 e per i suoi operatori.

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