Le mani della mafia sul Molise: per 26 aziende scatta l’intervento della Prefettura

prefettura

In piena pandemia le misure interdittive sono aumentate in maniera esponenziale. Un dato preoccupante, che emerge dal rapporto ‘La tempesta perfetta’ di Libera


CAMPOBASSO. Le mani della mafia sulle aziende in crisi, la malavita approfitta del momento di fragilità delle aziende, fiaccate dal lockdown e dall’emergenza Coronavirus, per mettere le mani sul tessuto economico e produttivo. È avvenuto in tutta Italia ed è avvenuto anche in Molise. In maniera anche più evidente – almeno in termini percentuali – che in altre zone del Paese.

È un quadro preoccupante, quello che emerge dal rapporto ‘La tempesta perfetta’, a cura di Libera Associazioni e Lavialibera. In piena pandemia si è registrata infatti un’impennata del numero di interdittive antimafia emesse dalle Prefetture, nei confronti di aziende che si sospettano essere controllate o condizionate dalle organizzazioni criminali.

Nei primi nove mesi dell’anno, a livello nazionale. si viaggia alla media di 6 interdittive al giorno. Il Ministero dell’Interno ne registra 1.637 (nello stesso periodo del 2019 erano state 1.540) con un incremento del 6,3 per cento.

Gli aumenti maggiori si registrano in Campania, che passa dalle 142 interdittive del 2019 alle 268 del 2020 (+229 per cento), segue Emilia Romagna, con + 89 per cento ( passa dalle 115 del 2019 alle 218 del 2020), Puglia, che passa da 101 a 112( +11 per cento). Da segnalare le new entry della Sardegna, che passa da zero interdittive del 2019 alle otto del 2020, le Marche da zero del 2019 alle 10 del 2020, Trentino Alto Adige, da zero a 2 interdittive.

Significativo, purtroppo, il dato del Molise, che passa dalle 6 interdittive del 2019 alle 28 del 2020, che in termini percentuali fa più 366 per cento di misure disposte dai prefetti. Segno che l’allarme lanciato in più occasioni dalle forze dell’ordine e dal procuratore di Campobasso Nicola D’Angelo ha trovato riscontro nella realtà.

Le imprese, in difficoltà e con carenza di capitali, diventano facile preda delle associazioni mafiose. Che intervengono proprio nei momenti di difficoltà. E la pandemia è stata il terreno fertile per i tentativi di infiltrazione da parte della malavita organizzata. Bypassando, in questa circostanza, lo spaccio di droga, testa di ponte dell’approdo delle mafie. Anche in Molise.

Carmen Sepede

 

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