HomeNotizieCRONACAFocolaio Covid al carcere di Campobasso. Di Giacomo: "Quattro poliziotti positivi"

Focolaio Covid al carcere di Campobasso. Di Giacomo: “Quattro poliziotti positivi”

Il Segretario del sindacato della Polizia Penitenziaria sollecita Asrem a amministrazione: “Subito tamponi a tappeto o vado in Procura”.


di Maurizio Cavaliere

C’è un nuovo focolaio di contagio che investe il carcere di Campobasso. Si tratta di quattro poliziotti che hanno contratto il virus negli ultimi giorni. Lo ha comunicato questa mattina il Segretario nazionale del Sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo, che ha tenuto una conferenza stampa all’esterno della struttura di via Cavour, alla presenza di diversi poliziotti.

“Ho più volte informato della situazione l’amministrazione carceraria e gli altri organi istituzionali. Dai dati e report non risultano infatti da Covid al carcere di Campobasso, ma la cosa non corrisponde al vero visto che qualche giorno fa c’è stato un nuovo caso e oggi ci ritroviamo a 4 unità che hanno contratto il virus.

“Ci sono poi altrettanti Poliziotti in attesa di tampone – ha proseguito – ed è un problema perché sappiamo che potrebbero esserci degli asintomatici quindi ritengo che possa parlarsi di vero e proprio focolaio. Sarebbe quindi opportuno effettuare tamponi a tappeto e provvedere quanto prima alla vaccinazione. 

“Se non riceverò risposte in merito alle richieste fatte, mi attiverò per  le vie legali, consegnando un esposto alla Procura” ha concluso D Giacomo che informa la stampa anche di un quantitativo di droga che sarebbe stato introdotto nel carcere.

Nella casa circondariale del capoluogo lavorano 103 agenti di Polizia penitenziaria. E il problema riguarda naturalmente anche i detenuti che, per le condizioni particolari in cui si trovano, sono considerati categoria a rischio. 

Già dalla prima ondata della pandemia si occupa della vicenda dei contagi nelle carceri molisane anche la Garante regionale dei Detenuti, Leontina Lanciano, che ha inviato una richiesta esplicita alle autorità affinché si proceda con con uno screening totale delle persone che lavorano o sono recluse in via Cavour. Il cluster di Larino a novembre aveva indotto la Garante a sollecitare l’Asrem perché venissero eseguiti tamponi a tappeto nelle tre strutture penitenziarie. “E’ opportuno monitorare con tempestività la situazione che riguarda tutte le persone che vivono quotidianamente il carcere. Ci stiamo muovendo anche a livello nazionale. Bisogna intervenire subito. Aspetto risposte a riguardo” ha concluso. 

Sulla questione si attende l’intervento da parte dell’Asrem regionale, mentre Di Giacomo sollecita anche l’amministrazione del carcere: “Tuteliamo la salute di chi è in carcere, non solo i poliziotti cui mi interesso con il mio sindacato, ma anche i detenuti che stanno scontando la loro pena e a cui non è giusto dare una punizione afflittiva ulteriore con il rischio di ammalarsi di Covid”.

 

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