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Le mani della malavita sul Molise: 43 richieste di rinvio a giudizio per ‘Piazza pulita’

L’operazione, condotta nel maggio del 2020, portò a scardinare un’associazione divisa in tre livelli, quello più alto collegato direttamente alla Camorra. Il traffico e lo spaccio di droga legato al tentativo di avere il monopolio della vendita del pellet


CAMPOBASSO. Le mani della malavita sul Molise, 43 richieste di rinvio a giudizio nell’ambito dell’operazione ‘Piazza Pulita’, condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Campobasso e dal Gico della Guardia di finanza e coordinata dalla Procura distrettuale antimafia presso la Procura di Campobasso.

L’operazione scattò nel maggio 2020, a seguito di un’indagine durata quasi due anni, la più grande operazione contro la criminalità organizzata condotta sul territorio, come specificò in conferenza stampa il procuratore Nicola D’Angelo. Operazione che portò a sradicare un’associazione criminale divisa in tre livelli, il più alto collegato direttamente alla Camorra. Il capo, che dalla Campania si era trasferito in Molise, portandosi dietro familiari e aprendo attività, puntava a gestire tutto il traffico della droga e ad avere il monopolio della vendita del pellet in tutto il Sud d’Italia.

All’inizio furono 20 le persone arrestate e trasferite in carcere, altre 7 agli arresti domiciliari, con 4 divieti di dimora in Molise e in Campania, 6 divieti di dimora in Molise, 1 obbligo di dimora a Campobasso e 1 obbligo di presentazione di firma alla polizia giudiziaria. Migliaia le cessioni di droga certificate, con lo spaccio che avveniva ovunque, nei night, nelle città e nelle campagne, a Bojano, la base logistica dell’associazione, e a Campobasso.

Tra i provvedimenti disposti dal Tribunale anche il sequestro preventivo dei beni nella disponibilità degli indagati, con la confisca di abitazioni, macchine e quote societarie, per oltre un milione di euro. I reati contestati alle persone finite nell’indagine sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata al traffico droga, detenzione e spaccio, traffico di stupefacenti, porto abusivo d’armi ed estorsioni, anche con l’aggravante del metodo mafioso.

L’udienza davanti al Gup si terrà nelle prossime settimane.

C.S.

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