Servizio Missionario Giovani, partner sociale del Giro d’Italia anche in Molise

I volontari dell’Arsenale della Pace sono stati presenti in ogni tappa della Corsa Rosa, comprese Termoli e Campobasso. Incontro di preghiera anche a Isernia


CAMPOBASSO/TORINO. La solidarietà, l’impegno per la pace, ma anche un segno concreto per ridurre le distanze in tempo di pandemia. È lo spirito del progetto ‘3479 chilometri di speranza’ che ha visto il Servizio Missionario Giovani di Torino al seguito del Giro d’Italia. Il Sermig è stato infatti invitato a partecipare alla manifestazione, come partner sociale, con una presenza dei suoi volontari in tutte le città toccate dalla Corsa Rosa: in Molise, quindi, anche a Termoli e Campobasso. Nelle varie tappe del Giro ha avvicinato e avvicinerà giovani, scuole, amici e simpatizzanti sparsi in Italia. Il tutto consegnando a ciascuno di loro, ai rappresentanti della società civile e delle istituzioni la ‘Lettera alla coscienza’, che è il toccante manifesto dell’impegno civile del Sermig. L’incontro di preghiera si è tenuto anche a Isernia, sabato 15 maggio in piazza X Settembre – nel rispetto delle normative anti Covid. Un momento per capire il bene che si può compiere, affidandosi a Maria Madre dei Giovani, per costruire insieme il mondo che verrà.

“Partecipare al Giro d’Italia per noi è una gioia ma anche una responsabilità – ha spiegato Ernesto Olivero, fondatore del Sermig. “Siamo convinti che mai come oggi il nostro Paese abbia bisogno di un messaggio di speranza e di impegno per costruire un mondo migliore”.

Il Sermig nasce nel 1964 a Torino da un sogno di Olivero e sua moglie Maria Cerrato: sconfiggere la fame nel mondo. Dal 1983 ha sede nel vecchio arsenale militare di Torino. Il lavoro gratuito di migliaia di giovani e volontari e il contributo economico e professionale di tantissime persone comuni, lo trasforma in Arsenale della Pace: rifugio per tanti che vogliono cambiare vita, luogo di fraternità, di incontro per giovani, di cultura e formazione. Negli anni il Sermig ha continuato a portare solidarietà, sviluppo, cure a popolazioni colpite da guerre, fame, calamità naturali con oltre 3700 progetti in 155 Paesi del mondo. Il messaggio di speranza si trasformerà anche in un progetto di solidarietà per bambini e ragazzi in Italia e nel mondo: ‘Per chi non ha sport’, per sostenere attività sportive organizzate dal Sermig nei tre Arsenali di Torino, di San Paolo del Brasile e a Madaba in Giordania.

Grazie al Sermig il Giro d’Italia sarà poi presente anche nelle scuole con il progetto ‘Reporter per un giorno’, tramite il quale le classi iscritte avranno la possibilità di essere coinvolte e cimentarsi anche come ‘Reporter di buone notizie’: un laboratorio per gli studenti delle scuole superiori per raccontare il lato positivo del mondo dello sport e non solo. Iniziativa encomiabile per sottolineare quanto, a volte, i piccoli, quotidiani gesti di gentilezza e amore possano davvero cambiare il mondo.

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