HomeNotizieCRONACAViolenza negli stadi, maltrattamenti in famiglia e droga: 106 provvedimenti del questore

Violenza negli stadi, maltrattamenti in famiglia e droga: 106 provvedimenti del questore

A Campobasso e provincia


CAMPOBASSO. Sono 106, dall’inizio dell’anno, i provvedimenti adottati dal questore di Campobasso nell’ambito delle prerogative sancite dal Decreto Legislativo n. 159/2011 (Codice antimafia) in materia di misure di prevenzione a carico di soggetti gravati da precedenti di polizia o responsabili di condotte tali da arrecare turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.

Allo scopo di contrastare il fenomeno della violenza nell’ambito delle manifestazioni sportive, anche a seguito della promozione del Campobasso in serie C2, è stato emesso a carico di un giovane originario di Campobasso, già noto alle forze dell’ordine, un divieto – per un anno – di accesso all’interno degli stadi e degli impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputano incontri di calcio a qualsiasi livello agonistico o amichevole. Per lui anche il divieto, da due ore prima a due ore dopo la conclusione degli incontri, di accesso a tutte le aree di rispetto dei luoghi succitati e alle aree interessate alla sosta, al transito e al trasporto di coloro che assistono o partecipano alle manifestazioni sportive.

Nell’ambito della prevenzione e del contrasto al fenomeno della violenza domestica e di genere, è stato invece adottato un provvedimento di ammonimento a carico di una donna russa, resasi responsabile di condotte persecutorie ai danni di un anziano, cui precedentemente era stata legata da relazione affettiva.

Puntuale e costante l’intervento della questura anche nel settore della cosiddetta sicurezza urbana. Sono stati infatti adottati 7 provvedimenti di divieto di accesso e di stanziamento nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici, l’ultimo risalente al giugno scorso, a carico di soggetti già denunciati negli ultimi tre anni. Si tratta di persone responsabili – per lo più a Termoli – di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento della movida cittadina, alcuni dei quali accaduti anche nelle immediate vicinanze degli stessi, o di delitti non colposi contro la persona o il patrimonio, la cui presenza rappresenta una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica.

In riferimento alle misure di prevenzione personali tipiche previste dal vigente Codice Antimafia, 71 soggetti, sotto il controllo dell’Ufficio misure di prevenzione della Divisione anticrimine della questura, sono stati destinatari di 39 avvisi orali, di cui 4 aggravati dai divieti previsti dalla normativa antimafia, e di 33 provvedimenti di divieto di ritorno in vari comuni della provincia, soprattutto in basso Molise, e a Campobasso.

Proficua anche la collaborazione con la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Campobasso, a cui sono state presentate una proposta di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, una di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza a carico di soggetto indagato per maltrattamenti verso familiari, atti persecutori e revenge porn, e una di aggravamento di sorveglianza speciale in atto.

Sempre nell’ambito delle misure di prevenzione personali applicate dall’autorità giudiziaria, si è dato esecuzione anche a un provvedimento di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 2 anni a carico di un pluripregiudicato di Campobasso per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.

 

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