Questa l’ipotesi al vaglio della Procura di Isernia. Lo smottamento sarebbe legato agli interventi, ancora in corso, per l’ampliamento dello stabilimento industriale Santa Croce
CASTELPIZZUTO. La frana lungo la Strada Provinciale 21 in territorio di Castelpizzuto sarebbe stata provocata dai lavori ancora in esecuzione, per l’ampliamento dello stabilimento industriale Santa Croce.
Questa l’ipotesi al vaglio della Procura di Isernia.
Per tale ragione ieri mattina la Polizia Stradale ha eseguito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il sequestro penale dell’area a valle dello stabilimento per l’imbottigliamento delle acque.
Le indagini che hanno portato al sequestro dell’intera area, condotte dalla Polstrada e coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Iannitti sotto la direzione del procuratore capo Carlo Fucci, hanno interessato i lavori condotti all’esterno dell’opificio della Santacroce Srl.
“La frana dalla quale è scaturita l’indagine – si legge in una nota della Questura – ha avuto origine in uno dei campi di coltivazione adiacenti alla strada, procurando un movimento franoso che ha di fatto interrotto passaggio, isolando così gli abitanti del piccolo centro e facendo apparire immediatamente grave la situazione”.
L’ipotesi al vaglio degli inquirenti, si diceva, è che la frana sia stata causata dai lavori, ancora in esecuzione, per l’ampliamento dello stabiliment. Intanto sono in corso accertamenti tecnici da parte di un consulente nominato dalla Procura ed approfondimenti inerenti alla regolarità delle autorizzazioni presso gli enti locali competenti.
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