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Larino, inizio anno scolastico in salita per gli studenti: troppi cantieri aperti e non ultimati

Affondo dell’associazione ViviLarino all’indirizzo del sindaco e della giunta comunale frentana, per i ritardi nel completamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici, mentre permane una situazione di provvisorietà all’interno dei moduli provvisori che si protrae ormai dal 2003


LARINO. L’associazione ViviLarino si scaglia contro l’amministrazione comunale in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, inizio che appare in salita per i bambini delle elementari che “dovranno – accusa l’associazione – frequentare le lezioni all’interno di containers. E’ una situazione tanto spiacevole quanto probabilmente evitabile dalle istituzioni che poco (o nulla) hanno fatto per assicurare la regolare fruizione del servizio scolastico all’interno di strutture adeguate. Inoltre la situazione era da evitare anche e soprattutto per le criticità che può rappresentare, in epoca pandemica, lo svolgere le lezioni all’interno di containers, anziché in aule preposte all’uso, nelle quali più facilmente si potrebbero di certo rispettare le distanze e le misure di contenimento dei contagi da Covid-19.

Dicevamo, nulla di tutto ciò che si sarebbe potuto e dovuto fare è stato fatto, lasciando ragazzi e genitori in apprensione non solo per l’inizio anno scolastico ma anche per il proseguo. Facciamo un passo indietro: Per l’Istituto Enzo Rosano, a maggio del 2018 era stato ottenuto un finanziamento dal MIUR di 730000 Euro per il miglioramento sismico. I lavori sarebbero, a rigor di logica dovuti coincidere con la fine dell’anno scolastico precedente, se non anche qualche mese prima del termine dello stesso, ed a maggior ragione, visti gli insegnamenti in DAD, ed invece appare ad oggi quantomeno lontana la risoluzione del problema in tempi brevi, vista la complessità che comporta sia l’organizzazione che la realizzazione del lavoro pubblico.

Viene ancor più da mordersi le mani se si considera che una seconda strada da poter seguire sarebbe stata anche quella di terminare i lavori alla scuola San Leonardo (che è antisismica), per la quale sarebbe semplicemente bastato terminare i lavori intrapresi negli anni passati, per ottenere la piena disponibilità di almeno due aule che sarebbero servite non poco vista la criticità della situazione.

Invece a quanto pare si è preferito correre per altre vie, non solo provvisorie, ma che di fatto hanno costretto le casse dell’Ente comunale a privarsi di somme neanche così esigue, per l’adeguamento degli stessi containers che verranno utilizzati allo scopo per poi essere nuovamente dismessi.
Alla luce di tutto questo chiediamo maggiore chiarezza ed efficienza alla struttura municipale e celerità nei lavori per dare agli studenti degli istituti frentani una scuola con tutti i crismi, che metta in sicurezza i ragazzi e al tempo stesso attenui la giustificata apprensione delle loro famiglie”.

 

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