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Di Zinno, un viaggio tra i luoghi e l’arte sacra del Settecento campobassano

Presentato nella chiesa di San Bartolomeo il museo itinerante a partire dall’Immacolata Concezione, la prima opera giovanile dell’artista di cui ricorrono i 300 anni dalla nascita


CAMPOBASSO. Si è aperto con la visita alla chiesa di San Bartolomeo il museo itinerante sui luoghi e le opere di Paolo Saverio Di Zinno, l’illustre scultore di arte sacra campobassano di cui quest’anno ricorre il tricentenario della nascita. L’iniziativa, promossa dal comitato 300 di Zinno, rientra nel percorso guidato “La città in mostra – Paolo Saverio Di Zinno e Campobasso nel XVIII secolo” alla scoperta delle circa 40 statue collocate nelle parrocchie della diocesi a partire dal 22 luglio prossimo (per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.300dizinno.it che sarà man mano aggiornato), la quale comprende anche un corso di iconografia sacra ed è stata presentato in mattinata alla presenza del sindaco di Campobasso, Antonio Battista, dell’assessore regionale alla Cultura e Turismo, Vincenzo Cotugno, del presidente dell’associazione Misteri e Tradizioni, Liberato Teberino e alcuni rappresentanti del comitato promotore e della diocesi di Campobasso-Bojano.

La chiesa di San Bartolomeo, che si trova in cima all’omonima salita nel centro storico di Campobasso, ospita la prima opera giovanile dell’artista: l’Immacolata Concezione. L’opera, come si legge nell’elogio di Alfonso Filippone letto dall’avvocato Giuseppe De Rubertis alla Reale Società Economica di Molise il 26 agosto 1856, darà anche ispirazione all’artista per costruire uno degli ingegni che compongono i Misteri: “… La Concezione; o sia il concepimento della Santa Vergine esente da colpa originale, diede materia al Di Zinno per costruire la sua undicesima macchina. Per tanto esprimere egli ricorreva a tutt’i simboli impiegati da’ pittori; quindi la detta macchina non è che un quadro in rilievo…”. È il preludio ai “quadri viventi” che dagli anni ’40 del Settecento diventeranno gli ingegni fissi del Di Zinno per sfilare nella grande processione dei Misteri la domenica del Corpus Domini.

Antonio Di Monaco

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