HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIIsernia, Gene Gnocchi ‘sconcerta’ l’auditorium

Isernia, Gene Gnocchi ‘sconcerta’ l’auditorium

Il surreale monologo regala al pubblico un’ora e mezza di puro divertimento. La recensione di isNews. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA


ISERNIA. Si alza il sipario in un’atmosfera quasi conviviale nell’auditorium di Isernia, venerdì sera. In scena un tavolo, un paio di sedie e l’asta di un microfono. Gene Gnocchi entra tra i calorosi applausi del pubblico, e dopo due minuti ci si sente già tutti a proprio agio. ‘Sconcerto Rock’ si presenta, secondo la sinossi, come “un esilarante spettacolo che vede il poliedrico artista nelle vesti di ‘The Legend’, un’anziana rockstar tornata sul palco dopo anni di silenzio, nella speranza di risolvere i suoi problemi economici. Il ritorno sulle scene però si trasforma ben presto in un calvario”. Ma la verità in scena è ben diversa, come si scopre dopo poco l’apertura della tela. Comincia così la prima stagione teatrale presso l’Auditorium di Isernia organizzata dalla Vs Eventi, curata dalla direzione artistica dell’agente televisivo e di spettacolo Settimio Colangelo della Colangelo Management.

Chi dalla sinossi si aspettava uno spettacolo teatrale in senso classico, con una trama e una storia definite, sarà rimasto sorpreso: Gnocchi ci conduce con semplicità e quasi senza che ce ne si accorga in un’avventura cabarettistica tra digressioni surreali, prese in giro delle idiosincrasie tipiche del mondo colorato della musica e un’ironia pungente e mai banale. Il contenitore è quello di un monologo che ha il pregio enorme di far ridere e coinvolgere sempre, dall’inizio alla fine. Cosa di questi tempi non semplice, ma che a Gnocchi – artista navigato e poliedrico – riesce con una naturalezza quasi disarmante. Gene è The Legend, “tornato sulle scene per pagare il canone Rai”, The Legend è Gene, in questo continuo miscuglio e rovesciamento di ruoli in cui non si sa mai bene dove finisca la finzione e inizi la realtà, ma dove però resta chiara la perizia magnifica di una vera leggenda della comicità italiana, a cui il palco dal vivo rende forse ancor più giustizia del piccolo schermo.

Tra battute irriverenti, canzoni umoristiche – ma anche una piacevolissima ‘Purple Rain’, “un mio pezzo, l’ho scritto io. Prince me l’ha rubata sul tram!” – prese in giro dell’establishment e di un certo modo vetusto di fare spettacolo, ma anche con qualche divertentissimo siparietto creato coinvolgendo il pubblico, Gnocchi coinvolge e conquista l’uditorio, che per ben due volte lo ha richiamato a gran voce per un bis.

Artista poliedrico conosciutissimo al grande pubblico, in gioventù calciatore della serie C, dopo la laurea in giurisprudenza e la ‘gavetta’ come cabarettista giunge al cinema e in televisione. Dal 2017 cura la copertina comica del talk show politico Dimartedì, condotto da Giovanni Floris su La7.

La rassegna continua: prossimo appuntamento il 28 dicembre con Paolo Ruffini e gli attori della compagnia Mayor Von Frinzius e lo spettacolo ‘Up e Down’, mentre il 9 marzo sarà di scena Enrico Montesano con lo spettacolo ‘Il conte Tacchia’. Concludono la stagione il 4 maggio Maurizio Mattioli e Martufello con lo spettacolo ‘Attenti a quei 2’. I biglietti sono ancora disponibili presso il circuito online Ciaotickets.

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Pierre

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