Successo per ‘Regine’, il nuovo libro di Nadia Verdile

Sabato 1 dicembre il debutto al teatro Garibaldi in Santa Maria Capua Vetere


di Marilena Ferrante

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il debutto sabato 1 dicembre 2018 presso il Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere per il nuovo libro della scrittrice e giornalista del Mattino Nadia Verdile. Alla presenza di Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere e di Mauro Felicori, direttore generale della Reggia di Caserta e di una sala gremita, Nadia Verdile ha presentato il suo ultimo lavoro letterario, Regine, spose bambine eroine e sante dell’Europa alla corte di Napoli per i tipi di Maria Pacini Fazzi Editore, nota casa editrice lucchese. In sala splendida l’interpretazione teatrale di Dafne Rapuano nel ruolo delle Regine.     

L’opera vuole dare voce alle Regine della corte di Napoli, ma soprattutto alle ‘donne’, al loro vissuto, alla loro storia personale inevitabilmente intrecciata con la storia del Regno di Napoli, con le sorti del Regno che si sono delineate anche attraverso il loro ruolo e le scelte imposte a queste donne, spesso bambine, eredi di casate nobiliari storiche dell’Europa del tempo nel periodo storico in cui un matrimonio faceva la differenza nell’evoluzione degli equilibri politici italiani ed europei. Delineate nella loro dimensione regale e umana, le regine bambine Maria Amalia Wettin di Sassonia, la prima regina del Regno di Napoli, quindicenne figlia dell’imperatore d’Austria Giuseppe I, Maria Carolina, la regina che, mai amata, segnò un Regno, figlia di Maria Teresa d’Austria e di Francesco d’Aragona, Lucia Migliaccio, la morganatica di Ferdinando I, Maria Clementina , la promessa regina che non regnò, figlia di Leopoldo, granduca di Toscana e poi imperatore d’Austria, e di Maria Luisa di Borbone, Julie Clary, la parvenue meteora insofFoto Dafne Rapuanoferente, Carolina, una Bonaparte sullo scacchiere europeo, regina consorte di Gioacchino Murat, Maria Isabella, seconda moglie di Francesco I, cugina del suo sposo per parte paterna, Maria Cristina, una Savoia tra imprenditorialità e santità, figlia di Maria Teresa d’Asburgo d’Este e Vittorio Emanuele I, Maria Teresa, la regina tedesca chiamata ‘Tetella’.

Il libro frutto di ricerche storiografiche accurate non lascia niente al caso, bensì favorisce l’analisi curata delle regine, delle spose bambine, eroine e sante dall’Europa alla corte di Napoli. L’indagine storiografica trafigge di verità storica e squisitamente umana le donne ‘immolate’ai ruoli che la Corona aveva riposto per loro, immaginando una sintesi esemplare del loro vissuto nelle parole di Nadia Verdile, che da sapiente ricercatrice storica, ha saputo intessere gli elementi caratterizzanti delle figure delineate attraverso un rigore storico e una lucida analisi delle condizioni umane di ciascuna di esse in rapporto al loro ruolo di ‘donna’e di ‘regina’.

Il libro rappresenta un vero scrigno di memorie per chi voglia conoscere la storia, i drammi e le gioie delle Regine, fedelmente ritratte con un sapore squisitamente umano, tipico della scrittura di Nadia Verdile, donna e scrittrice disarmante nella sua limpidezza etica e culturale.

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