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Tutti in viaggio sulla ‘Transiberiana d’Italia’ per ammirare il presepe vivente di Carovilli

Si chiude un anno di successi per la ferrovia più alta dell’Appennino. L’appuntamento è fissato per il 26 dicembre e già si registra il sold out


CAROVILLI. Sarà il presepe vivente di Carovilli la meta del prossimo viaggio lungo la ‘Transiberiana d’Italia’, che chiude un anno di successi in termini di presenze ed e eventi organizzate per far scoprire e riscoprire le meraviglie della ferrovia più alta dell’Appennino. Dopo la grande mole di lavoro della Associazione isernina ‘Le Rotaie’, il treno storico gestito da Fondazione FS chiuderà il 2108 con il viaggio a Carovilli in occasione del presepe vivente del 26 dicembre.

Convoglio ovviamente al completo ormai da mesi e grande fermento per il calendario 2019 dove anche i borghi molisani e le riserve naturali che li impreziosiscono giocheranno nuovamente un ruolo importante in tutte le stagioni dell’anno. Il borgo altomolisano di Carovilli è da sempre meta di chiusura dei viaggi annuali della associazione composta da volontari abruzzesi e molisani, un gruppo affiatato che quest’anno festeggerà gli oltre ventunomila viaggiatori in un solo anno, un vero indotto turistico caratterizzato da impressionanti ricadute economiche che promuove iniziative coraggiose atte al rilancio delle aree interne.

Infatti, se fino a poco tempo fa ipotizzare il ripristino del trasporto locale su rotaia sembrava utopia, oggi appare la scelta più logica, probabilmente l’unica in grado di assicurare uno strumento capace di rendere attraente ed unico un territorio alla disperata ricerca di una chiave di volta contro le crisi economiche e demografiche che lo affliggono.

La costruzione di un piano integrato per la mobilità collettiva e la forza del turismo ferroviario possono senza dubbio generare economie e presenze destagionalizzanti in un territorio ancora fortemente legato al singolo evento e soggetto a numerose incognite. Ad esempio, le condizioni meteorologiche spesso violente e la manutenzione ordinaria delle strade.

Non mancano i casi studio in tutta Italia: dal Friuli al Piemonte tornano i treni sulle linee secondarie, archiviando così la teoria dei “rami secchi” che portò alla chiusura totale della Sulmona-Isernia nel 2011. L’interesse dei viaggiatori della ‘Transiberiana d’Italia’ si fa sempre più articolato ed esigente. Il territorio è chiamato ad adeguarsi ad un visitatore attento ed informato, sempre più interessato alla cultura locale ed all’enogastronomia, affascinato dal patrimonio naturale ma soprattutto dal rapporto umano, strumento fondamentale per la convivialità nei piccoli centri.

Carovilli e le sue associazioni locali sono pronte ad accogliere i 400 viaggiatori del treno storico ma non solo, il presepe vivente è un momento di festa che richiama molte persone in paese ed impegna tanti volontari e figuranti. Per l’associazione ‘Le Rotaie’ ancora intenso lavoro dopo una brevissima pausa di fine anno: a gennaio si riparte con altri ambiziosi traguardi lungo i binari della ‘Transiberiana d’Italia’.

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