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Antonio Preziosi racconta ‘Il Cervello’: come matura l’arte tra dolore e rinascita

Il musicista avellinese ha lanciato l’anno scorso il suo progetto solista ed è uscito da poco su YouTube con il singolo ‘Io sono fatto di cera’


di Pietro Ranieri

MUSICA. ‘Spirale’ è il progetto solista di Antonio Preziosi, giornalista e musicista di Avellino, da cui è tratto il singolo ‘Io sono fatto di cera’, brano alternative rap che sta spopolando su YouTube nel giro della musica indipendente. Preziosi ha raccontato ai microfoni di isNews la sua idea artistica e il suo percorso, che nascono dal dolore ma si trasformano poi in energia, crescita e saggezza non solo spirituale.

Antonio, perché ‘Il Cervello’?
“Perché viviamo in un periodo musicale in cui non valgono tanto i contenuti, nemmeno forse la musica, non si sa più di cosa è fatta l’arte, non si sa davvero di cosa le canzoni dovrebbero parlare. Il Cervello è ciò che le persone non usano più, nella musica contemporanea. Mi sono domandato quali fossero i temi che mancassero e che un ragazzo di questa generazione dovrebbe vivere, come li ho vissuti io, e li ho riversati nel disco: trovare il proprio posto nel mondo, la solitudine, la paura della morte, del suicidio… Ho la possibilità di parlare di tanti temi differenti, anche difficili, ma anche di mischiare il tutto con riferimenti alla cultura pop che io adoro. Da questa miscellanea nasce Il Cervello”.

Nel video di ‘Io sono fatto di cera’ hai scelto quel trucco che ricorda dei teschi, che è un po’ sullo stile dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Mi parlavi prima della paura di morire: c’è questa simbologia della morte o c’è anche altro?
“In realtà è ispirato a ‘Endless Poetry’, un film che ho visto l’anno scorso, di Jodorowsky – un artista che adoro. I Tre Allegri Ragazzi Morti credo diano un significato più romantico a quel simbolo: invece nel video sono io che scappo dai miei demoni interiori, da quei mostri che mi perseguitano non solo mentre dormo ma anche nella vita di tutti i giorni. È l’esperienza del sogno lucido che serve ad aprirti la mente e la coscienza e a riportare quegli insegnamenti alla vita di tutti i giorni. Ecco perché, alla fine del video, mi risveglio, distruggendoli. Nel sogno lucido vale la regola di Monroe ‘Conoscenza Ora’: quando in esso sei cosciente di star sognando, riesci a controllarlo. Ne cambi la prospettiva, diventi tu il padrone e sei tu a perseguitare i tuoi demoni, non il contrario. Risvegli dentro di te qualcosa di sopito, è proprio una trasformazione interiore. Qualcosa che magari vedi tetro, ma che in realtà diventa positivo. E la regia di Michael Giannantiempo riesce a cogliere benissimo tutti questi aspetti”.

Nel video c’è tantissima simbologia esoterica, addirittura spuntano fuori i tarocchi marsigliesi.
“Finalmente qualcuno che se ne accorge! Ti dico anche di più: in quel momento c’è anche una sorta di spoiler, perché la stesa delle carte non è casuale. È una specie di easter egg durante la scena in cui la Morte mi fa i tarocchi, che abbiamo inserito perché le persone rimandassero indietro quella scena per vedere quali carte fossero: l’Arcano XIII, cioè appunto la Morte, che è il mio simbolo dei tarocchi preferito e indica il ciclo della vita, l’autodistruzione e la rinascita, magari da un forte dolore. Io, per esempio, sono stato segnato dalla perdita di mio nonno, un evento che mi ha lasciato in grande confusione, e dal vuoto lasciato quando un mio amico anni fa decise di compiere l’insano gesto. Da quella confusione, da quel vuoto, ho iniziato a studiare, a leggere molto, a cercare risposte alle domande più difficili. Ho studiato proprio a livello religioso, alla ricerca di queste risposte. È stato un percorso spirituale prima che musicale, il tentativo di arrivare a metabolizzare questi dolori, prenderli di petto, con le mie confusioni e le mie poche certezze e rimescolarli dentro qualcosa di completamente nuovo che è Il Cervello. Un’idea che avevo nella testa fin dai 16 anni e che finalmente vedo realizzata. Ed è una visione in cui c’è molto esoterismo, come giustamente dicevi, ma per chi sa leggerla bene e sa andare oltre l’apparenza si rivela una connotazione strettamente positiva: bisogna lottare contro i propri demoni, sconfiggerli, crescere”.

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