HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIBrexit, migranti ed emergenze sanitarie sotto la lente degli esperti

Brexit, migranti ed emergenze sanitarie sotto la lente degli esperti

Diverse le tematiche che verranno affrontare domenica 7 aprile a Jelsi nel corso del convegno promosso dall’associazione ‘Giuseppe Tedeschi’


JELSI. Emergenze sanitarie, Brexit e migranti: sono solo alcune delle tematiche che saranno trattate domenica 7 aprile a Jelsi, a partire dalle ore 15 nella sala consiliare, grazie all’iniziativa dell’associazione Padre Tedeschi. Non è certo casuale la scelta di Jelsi, visto che si tratta del paese natale di Josè Tedeschi, il migrante molisano che accoglieva i profughi boliviani, paraguayani e peruviani nella baraccopoli alla periferia di Buenos Aires, insegnandogli a scrivere, curandoli, promuovendo cooperative e aiutandoli a inserirsi e integrarsi nella società.

convegno jelsiL’Italia coi suoi 5,6 milioni di migranti sparsi per il mondo, a cui si aggiungono 70 milioni di oriundi – sottolinea Michele Petraroia -, è un Paese che per storia, cultura millenaria e umanesimo, dovrebbe adoperarsi quotidianamente per agevolare la vita di chi nel tempo è stato costretto a costruirsi una prospettiva di vita lontano dalla terra natale.

Le apprensioni di queste settimane che assillano i 670 mila cittadini italiani residenti in Gran Bretagna e, in particolare, quella metà che non è in regola con le norme sulla cittadinanza britannica, dovrebbero indurci a prestare maggiore attenzione al tema dell’immigrazione.  Se a questa vicenda sommiamo la drammatica situazione dei 2 milioni di oriundi italiani in Venezuela, per i quali non si è assunto alcun provvedimento degno di nota, e aggiungiamo la crisi argentina e l’affermarsi di forze eversive nel Nord-Europa, sempre meno tolleranti verso i nostri immigrati, di vecchia o nuova emigrazione, ne consegue l’obbligo per l’Italia di mutare il proprio approccio alla questione, a meno che non intenda lasciare privi di qualsiasi tutela i nostri connazionali sparsi per il mondo”.

Tanti gli spunti di riflessione dunque, perché “la sfida – conclude Petraroia -, come ci ammonisce don Ciotti, è quella di riuscire a restare umani e a non consegnarci alle barbarie”.

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