HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIPupi Avati chiude la stagione all'Italo Argentino con 'Regalo di Natale'

Pupi Avati chiude la stagione all’Italo Argentino con ‘Regalo di Natale’

Il testo è tratto da uno dei più bei film del regista e vede in scena cinque grandi attori


AGNONE. Domenica 5 maggio alle ore 21 la splendida stagione teatrale Fondazione Molise Cultura chiude all’Italo Argentino di Agnone con l’atteso spettacolo “Regalo di Natale”. Protagonisti gli attori Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro.  Il testo è di Pupi Avati, adattamento teatrale Sergio Pierattini, regia di Marcello Cotugno, scenografie Luigi Ferrigno, costumi Alessandro Lai, luci Pasquale Mari.

Quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l’unico ad avere le risorse economiche per poter battere l’avvocato, il quale tra l’altro è noto nel giro per le sue ingenti perdite. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell’ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall’idea. La partita si rivela ben presto tutt’altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po’ di soldi, c’è il bilancio della vita di ognuno: i fallimenti, le sconfitte, i tradimenti, le menzogne, gli inganni.      

È uno tra i più bei film di Avati, lucido, amaro, avvincente. Originariamente ambientato negli anni ‘80, il testo è stato trasposto nel 2008, anno in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull’Europa segnando profondamente la società italiana. In risposta a recessione e precariato, il gioco d’azzardo vive una stagione di fulminante ascesa, e – dalle slot che affollano i bar e al boom del poker texano – si moltiplicano i luoghi e le modalità in cui viene praticato. I soldi facili sono la chimera inseguita anche dai nostri protagonisti, in un crescendo di tensione che ci rivela mano dopo mano come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches. Cinque attori di grande livello si calano in una partita che probabilmente lascerà i loro personaggi tutti sconfitti, a dimostrazione di come alcuni valori fondamentali delle relazioni umane – amicizia, lealtà e consapevolezza di sé – stiano dolorosamente tramontando dal nostro orizzonte.

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