HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLILa lettera aperta: "Isernia, sciacallaggio urbano e negligenza istituzionale"

La lettera aperta: “Isernia, sciacallaggio urbano e negligenza istituzionale”

L’appello di una cittadina, disillusa ma ancora innamorata, che ‘urla’ il dolore di chi vede, giorno dopo giorno, l’annientarsi delle coscienze, la scomparsa dei servizi e della civiltà


Urbs? Isernia città chiusa. In un vortice di vergogna, il degrado urla ad Isernia.

Laddove sembrano piangere monumenti stanchi, sfruttati e vessati da violenza a non finire. Lenta agonia invade pietre sacre, mossa da sciacallaggio urbano e negligenza istituzionale.

Hanno dimenticato Isernia. Tra le pieghe dei gonfi portafogli, non ritrovano più le regole implicite della civiltà.

Scaricando rifiuti nei posti meno opportuni, hanno affranto quella che era una ridente cittadina dal futuro prospero, o, quantomeno sereno.

La Fontana Fraterna, emblema storico; cartolina per antonomasia; contenitore di stratificazioni e testimonianze culturali, assiste muta alle nefandezze della provincia.

Da una stazione morta(persino la biglietteria ha inesorabilmente chiuso i battenti), sempre più persone partono, sconfitte e mortificate per una scelta, spesso, forzata dallo stato delle cose in città.

Il centro storico come discarica mascherata poiché nei palazzi storici e nei cortili giacciono tranquille immondizie varie.

C’erano le terme romane, un tempo.

Oggi non sono altro che una confezione orrenda di ruderi e tentativi di spaventose nuove costruzioni ,dove l’unica breccia di vita è testimoniata dalle erbacce.

Investimenti, soldi e finanziamenti svaniti nel nulla. Come i sorrisi dei bambini che solevano giocare nel parco giochi della villa comunale. Chiuso.Come gli occhi di chi non vuol vedere.

Oltre le strisce blu. Oltre la Chiesa di Santo Spirito. Oltre Santa Maria delle monache c’è un mondo sofferente e calpestato.

Qui ad Isernia, il quadro è allarmante.

Vuole questo essere un accorato appello alla coscienza civica e morale; al buon gusto urbano e al sentimento identitario dei cittadini tutti.

Sfiduciata, chiedo consapevolezza e presa d’azione, per una situazione davvero intollerabile.

A nome degli Isernini disillusi, ma ancora innamorati.

Shaana De Santis

(Ringraziando per la foto Giada De Santis, autrice del correlato progetto di inchiesta fotografica sul degrado urbano ”Urbs? Isernia città chiusa”)

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