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Musica sul tratturo per i 15 anni ‘Jazz in Campo-Jazz in Galdo’: sul palco ospiti internazionali e star dei talent show

Presentato il cartellone degli eventi che animeranno i due centri alle porte di Campobasso, alcuni dei quali avranno come location proprio ‘l’autostrada verde’ della transumanza. Dieci concerti, 60 artisti e 3 diverse location: si comincia sabato prossimo


CAMPOBASSO. Quindici edizioni di una rassegna fortunata perché di estrema qualità. Un appuntamento fisso dell’estate, quello che si dipana lungo concerti di spessore che quest’anno avranno come palcoscenico anche il tratturo, suggestivo e incantevole scenario che diventa biglietto da visita dell’edizione 2019.

Presentata l’edizione 2019 di ‘Jazz in Campo – Jazz in Galdo’: 10 concerti, più di 60 artisti e per la prima volta 7 serate e 3 diverse location.

Oltre alle tradizionali serate a Campodipietra e San Giovanni in Galdo, il festival approda quest’anno sul tratturo, in un luogo mozzafiato dalla straordinaria bellezza (la località è a pochi minuti di distanza dal centro abitato di Campodipietra). Il documentarista Rai Carlo Power – presente alla conferenza stampa assieme ai sindaci di Campodipietra e San Giovanni in Galdo, all’assessore regionale Vincenzo Cotugno e al consigliere Gianluca Cefaratti che 15 anni fa ebbe questa felice intuizione della rassegna jazz – sta realizzando un documentario e una guida sul tratturo: un progetto che sarà presentato sabato sera in apertura del festival.

locandina jazz

E proprio dal tratturo si parte sabato sera, 6 luglio, con i Funk Off, la band simbolo di Umbria Jazz con il suo travolgente sound ‘da strada’ che unisce black music, funky e jazz. La sera successiva, domenica 7, imperdibile evento internazionale con l’unica data italiana del tour mondiale dei Ghost Note, superband di percussioni con al suo interno musicisti pluripremiati al Grammy, l’oscar della musica. Sul palco un funk definito “spinto”: funky tradizionale, con le fondamenta di James Brown, rivisitato e contaminato da suoni più moderni riconducibili all’afrobeat, all’hip-hop, alla psichedelica, al folclore e ad altri generi.

Il 12 e il 13 luglio il festival si trasferisce a San Giovanni in Galdo. Apre Giuseppe Spedino Moffa che presenta per la prima volta in assoluto ‘The Zam Experience’, il suo ultimo progetto legato alla zampogna che questa volta strizza l’occhio al progressive, al jazz e più in generale alla WorldMusic. Nella stessa sera, dopo Spedino, arriva Carolina Bubbico. La cantante, pianista, compositrice e direttrice d’orchestra pugliese si esibirà con la sua band. Il giorno successivo, sabato 13, l’attesissimo concerto di Nada che festeggia i 50 anni di carriera (nel 1969 esordiva a Sanremo, appena 14enne, con ‘Ma che freddo fa’). A San Giovanni fa tappa il suo fortunato tour estivo che propone il nuovo disco “E’ un momento difficile, tesoro” e i suoi grandi successi.

Dal 18 al 20 luglio le tre serate finali a Campodipietra. Primo sul palco Emanuele Bertelli, giovanissimo cantante e pianista consacrato al grande pubblico dall’ultima edizione di X Factor (la sua esibizione su Youtube ha superato i due milioni di visualizzazioni), seguito, sempre nella sera del 18 luglio, da Antonio Sorgentone, cantante, pianista, che miscela rock, boogie woogie, brani originali e classici swing italiani di grandi del passato come Renato Carosone o Fred Buscaglione (quest’anno in tv ha vinto la decima edizione di Italia’s Got Talent).

Il 19 luglio protagonisti i NeaCo’, supergruppo che propone la canzone napoletana contaminata da tantissimi generi musicali. Grande chiusura sabato 20 con, in apertura di serata, il duo Mafalda Minnozzi e Paul Ricci con “Ritratti in bossa e jazz”. La cantante italiana e il chitarrista newyorkese propongono un sound assolutamente originale che unisce swing, jazz, soul e bossa-nova. Il duo ha conquistato le platee del mondo realizzando centinaia di concerti, produzioni discografiche e colonne sonore di grande successo.

Infine il festival rende omaggio a uno dei più raffinati cantautori italiani, ospitando il figlio Filippo che canta le canzoni del padre.

 

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